fbpx

Coronavirus: Craxi (FI), “Cura Italia” generoso ma insufficiente

Coronavirus: Craxi (FI), “Cura Italia” generoso ma insufficiente

La senarice di Forza Italia Stafania Craxi in merito al decreto varato ieri dal Consiglio dei ministri, il cosiddetto “Cura Italia”, esprime il suo scetticismo. E’ “generoso”, scrive in una nota, ma “non e’ sufficiente” soprattutto “in prospettiva”. E spiega: “Una prospettiva a tinte ‘noir’ che richiedera’ piu’ coraggio, piu’ risorse e ancor piu’ capacita’ di governo e di visione”. Per la parlamentare azzurra, “all’orizzonte si appalesano piu’ rischi. Il primo, e’ quello di una elargizione di risorse a pioggia che rischia di essere meno di un palliativo e, soprattutto, non aiutera’ la ripresa economica dopo una fase di recessione che non ancora sappiamo quanto sara’ lunga e grave. Il secondo – continua – e’ quello di misure discriminatorie e inique che non solo contribuiscono ad aumentare il ‘gap’ tra dipendenti e autonomi ma aumenteranno il numero di ‘inattivi’. Se io autonomo, io partita Iva, prendo 600 euro una tantum e devo continuare a pagare tutto lo scibile umano in un contesto economico di fatto post-bellico, paradossalmente mi conviene essere percettore di Reddito di cittadinanza”.L’ex sottosegretario agli Esteri quindi osserva: “I provvedimenti, anche quelli mossi dagli intenti piu’ alti e nobili, non possono essere mai sganciati, neanche in piena emergenza, da una logica di coerenza e linearita’. L’Italia ha da decenni un problema cronico di crescita. Le previsioni per l’anno in corso non erano delle piu’ rosee e l’emergenza Covid-19, che speriamo tutti quanti di sconfiggere al piu’ presto, se non aggredita nel giusto modo non fara’ altro che aggravare i nostri problemi strutturali che, in quanto tali, richiedono una risposta di sistema. Meno tasse e imposte per chi produce e per chi lavora restano la stella polare. E, benche’ qualcuno pensi che certa Europa ha smesso di essere matrigna, passa l’emergenza, in assenza di un cambio di rotta del governo e della Ue, c’e’ il rischio concreto che tornera’ candidamente a vestire i suoi abiti piu’ tradizionali. Ovviamente – conclude Craxi – con buona pace della coalizione ‘Ursula’”.