Coronavirus, Mallegni(Fi): Sì alla sicurezza ma non lasciamo soli sindaci
“Il problema sanitario sta sicuramente attanagliano il nostro paese la ricerca di azioni per mettere in sicurezza la salute dei cittadini è fondamentale. È altrettanto certo che le amministrazioni comunali hanno la conoscenza esatta di quello che accade sui propri territori ma il governo non può scaricare sugli amministratori locali le responsabilità della vigilanza; questo è un compito che spetta esclusivamente allo Stato. Il ministero degli interni deve coordinare l’attività di vigilanza con tutte le altre forze di polizia per garantire sicurezza ai cittadini. Sicurezza che però non deve trasformarsi in repressione. La sicurezza è anche buon senso: nelle città ci sono stati episodi di chiusura di attività commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande per la scoperta, evidente, che allo stesso tavolo non vi erano dei congiunti. Allora cosa dobbiamo fare chiudere tutte le attività di somministrazione di alimenti e bevande? Ebbene se questa fosse l’unica soluzione il Governo avrebbe dovuto affiancare al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri un pacchetto di norme che garantiscono dal punto di vista economico un ristoro per quelle attività che purtroppo in questo momento di grande crisi avranno più difficoltà a rimanere aperte. Le incongruenze, come al solito, sono molteplici: distanti nei ristoranti ma appiccicati sugli aerei, nelle metropolitane e sugli autobus. Scuolabus pieni e bus turistici lasciati in garage potendo tranquillamente usufruirne per offrire alle famiglie e agli studenti la sicurezza di arrivare a scuola e di arrivarci in salute. In sintesi sì alla sicurezza, necessari ristori economici immediati e non crediti di imposta a babbo morto, sostegno ai sindaci assicurando loro una vigilanza a cura dello Stato e un po’ di buon senso nell’applicazione della legge.” Lo dichiara il senatore Massimo Mallegni, coordinatore regionale di Forza Italia Toscana e responsabile nazionale del dipartimento turismo e commercio per il movimento politico.