Ddl Zan: Malan(FI),problema è libertà religiosa la difenderò
“Qualcuno tenta di usare vecchi
cliché anti-clericali a proposito del Ddl Zan e della nota
verbale della Segreteria di Stato del Vaticano, come se fossimo
ai temi in cui il cattolicesimo era religione di Stato. I miei
antenati, valdesi come me, hanno vissuto quei tempi in cui in
vari modi si tentava di imporre a tutti una religione, anche con
quegli strumenti di cui Papa Francesco ha chiesto perdono. Ma i
tempi sono cambiati, dal 1948 l’Italia non ha più religione di
Stato, c’è libertà di religione, e nessuno ha la possibilità di
imporre la propria visione spirituale agli altri”. Così in una
nota il senatore Lucio Malan (Forza Italia).
“Chiunque – prosegue – può, senza alcun problema, chiedere
l’esenzione dall’insegnamento della religione cattolica e
professare le sue convinzioni in ogni circostanza, sia pure a
volte con qualche difficoltà, e insegnarle ai propri figli. Fino
ad oggi. Ma il Ddl Zan rischia di porre fine a questo: già oggi
in molte scuole i bambini vengono sottoposti a propaganda
‘gender’, senza che i genitori neppure ne vengano informati. Con
l’istituzione della giornata contro la omotransfobia (articolo 7
del Ddl Zan) e con la Strategia LGBT (articolo 8), non ci sarà
invece la possibilità di alcuna esenzione: come dice la
strategia reperibile nel sito dell’Unar-Presidenza del
Consiglio, ci sarà l’accreditamento delle associazioni LGBT
presso il ministero dell’istruzione come enti di formazione (p
23) e iniziative fin dagli asili nido (p 21). Queste sì sono
cose da religione di Stato”.