DL IMPRESE, TIRABOSCHI (FI): GESTIONE CRISI AZIENDE FATTORE FONDAMENTALE PER SVILUPPO
Il decreto in discussione oggi è il codice che entrerà in vigore nel 2022 vanno nella direzione di individuare soluzioni della crisi che garantiscano la continuità all’attività imprenditoriale, pur avendo sempre un’attenzione alla tutela del creditore. In tal senso va intesa la procedura negoziata della crisi, nuovo istituto giuridco al quale si accede attraverso una piattaforma che offre all’imprenditore l’affiancamento esterno, terzo e indipendente per agevolare in maniera agevolata le trattative con i creditori. A questa visione si è giunti un po’ in ritardo e con diverse resistenze, tuttavia ora vi è il rischio che il riflesso della pandemia e le articolate opzioni concesse dal legislatore contribuiscano a promuovere un approccio teso a salvare qualunque tipo di impresa che provocherebbe al sistema economico danni ancora maggiori dell’antiquato atteggiamento liquidatorio delle imprese in crisi. In questo momento la capacità di separare le imprese che possono trasformarsi e rilanciarsi, e quelle che devono essere lasciate morire è un passo fondamentale che richiede, oltre alle conoscenze tecniche di bilancio, anche la capacità di analizzare l’allocazione dei fattori produttivi in termini di nuova competitività. Un sistema efficiente di gestione delle crisi di impresa è un fattore importante per lo sviluppo di un paese, perchè l’evoluzione delle conoscenze del contesto economico sociale modifica il quadro competitivo nelle varie industrie fino a cambiare la rilevanza dei settori, provocando la fine di alcune imprese, la trasformazione di altre e l’avvento di nuove, con un susseguirsi di cambiamenti nelle gerarchie del potere economico.
Ancora di più quindi l’ordinamento giuridico, il funzionamento dei tribunali, le prassi operative di professionisti ed imprese dovrebbero consentire di distinguere rapidamente e correttamente le aziende in difficoltà finanziaria in grado di trasformarsi e superare la crisi dalle aziende che sarebbe meglio uscissero definitivamente dal mercato. Anche i lavoratori ne beneficerebbero potendo conseguire stipendi certi, migliori e arricchendosi professionalmente così come i capitali, invece di restare incastrati senza generare rendimenti coerenti con i rischi, potrebbero essere finalizzati al finanziamento di nuove porzioni di economia reale. Non ultimo le banche che dedicano risorse interne ed esterne con elevate competenze professionali specializzate nel seguire le crisi, potrebbero essere utilizzate in attività di sostegno ad economie più promettenti.
Lo ha dichiarato la senatrice di Forza Italia Maria Virginia Tiraboschi intervenendo in aula durante la discussione sul dl imprese