Dl Ristori, Pichetto (Fi): bene ok a nostre proposte ma non basta
“Vorrei anzitutto ricordare che in questo decreto, che ne comprende 4 nel suo testo, in attesa del quinto che arriverà probabilmente a gennaio, sono stati approvati anche da parte nostra emendamenti della maggioranza meritevoli di attenzione quali quello sulle RSA, sull’apprendistato giovanile, sull’editoria. Ed alcuni di tutto il centrodestra, quali quello sui costi dell’energia, sui trasporti con il coinvolgimento del trasporto privato e quello su un sistema futuro di ristoro più puntuale, da parte delle regioni, rispetto alla tipologia finora presa in considerazione che si riduce ad una sorta di spolverata di sussidi a livello nazionale. Questo decreto, però, non ci soddisfa. La pandemia, i decreti, i provvedimenti in generale, e ancor di più il recovery plan, devono essere l’occasione per mettere mano al riordino dei tanti impedimenti e percorsi burocratici che riescono ad impantanare ogni processo decisionale. Mi riferisco ai controlli di un lungo elenco di soggetti titolati quali Corte dei conti, giustizia civile, Tar, e i vari monitoraggi e statistiche. Inoltre credo che bisogna affrontare in modo deciso la questione dei codici Ateco. Occorre intervenire per cambiare i criteri, visto che questi codici lasciano a bocca asciutta troppe categorie”. Lo ha detto il senatore di Forza Italia, Gilberto Pichetto, durante la discussione in aula del dl Ristori.