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FEMMINICIDIO, PAPATHEU: UN CODICE ROSSO PER LE DONNE MILITARI

FEMMINICIDIO, PAPATHEU: UN CODICE ROSSO PER LE DONNE MILITARI

“Vogliamo arricchire la tutela delle donne, e soprattutto la tutela delle donne che oggi fanno parte della Difesa. Naturalmente si pone un problema di sovrapposizione di norme tra il diritto civile e quello delle camere penali militari, per cui ho invitato l’avvocato Saveria Mobrici, che è stata già audita dalle Commissioni riunite della Camera e del Senato per riaffrontare questo problema in maniera democratica, attraverso un confronto anche per far sentire le posizioni di Forza Italia”. Così la senatrice di FI Urania Papatheu ha introdotto la conferenza stampa di oggi, un’iniziativa che punta alla realizzazione di ‘codice rosso militare’, anche con il supporto dell’associazione Medea, che preveda reati specifici per le violenze sulle donne militari. Questo perché, ha spiegato l’avvocato Mobrici, “nell’ambito militare ormai le donne sono entrate, e si creano nei corpi delle varie forze armate atteggiamenti di prevaricazione che possono rasentare reati che oggi sono reati ordinari: ci vuole una specializzazione, e non a caso esiste il tribunale militare”. Tra le proposte che potrebbero entrare in un futuribile Codice rosso militare, quella del procedimento d’ufficio per le violenze, che oggi sono invece a querela, e misure di prevenzione come numeri diretti di aiuto e sedi di aiuto fuori dalla caserme.