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Fi, Malan: Servono unità e idee chiare, non toni di guerra

Fi, Malan: Servono unità e idee chiare, non toni di guerra

“C’è un amplissimo consenso in Forza Italia sulla necessità di dare nuovo impulso al nostro movimento. Più che mai, oggi che il consenso è ridotto, occorre unità. Ben vengano le idee e le proposte e l’apertura all’apporto di tutti che gran parte degli intervenuti al Brancaccio vanno cercando. Proprio per questo trovo superflui i toni di guerra e di ricerca di nemici interni da bombardare. Se poi proprio si vuole andare sulle citazioni rivoluzionarie, invito l’amico Giovanni Toti a non insistere sulle icone delle più sanguinose dittature comuniste. Ieri ha esortato a ‘bombardare il quartier generale’, la frase con cui Mao Zedong accese, unicamente per conservare il potere personale, quella mostruosa campagna di odio, repressione e sterminio contro intellettuali e persone ragionevoli in genere, passata alla storia come ‘rivoluzione culturale’, costata 3 milioni di morti. Oggi parla di ‘rivoluzione d’ottobre’, un colpo di stato contro la neonata e fragile democrazia russa, che ha dato il via a barbarie di ogni tipo e decine di milioni di morti in Russia e nel mondo. Berlusconi e Forza Italia, in tempi in cui non era scontato, hanno ottenuto l’istituzione della giornata in ricordo delle vittime del comunismo: anche questo è nostro patrimonio. Se vogliamo citare qualcuno io preferisco ‘noi crediamo che ogni individuo è dotato dal suo creatore di alcuni diritti inalienabili e fra questi la vita, la libertà e la ricerca della felicità’, oppure ‘l’Italia è il Paese che amo’”. Così il senatore Lucio Malan, presidente del gruppo interparlamentare di amicizia Italia-Israele: