Giustizia, Craxi: Caporetto della democrazia vicenda Berlusconi
“E’ singolare la leggerezza, la quasi non curanza, con cui in certi ambienti politici e da certa stampa viene tratta la notizia, e verrebbe da dire che notizia! Sull’oscura condanna a carico di Silvio Berlusconi. Si fa finta di nulla come se in fondo si trattasse di un niente, fingendo di non vedere la gravità di quanto emerso, che trascende finanche dall’ingiustizia a carico della stessa persona e ci regala uno spaccato inquietante che purtroppo conoscevamo almeno dal ‘92, con la clava giudiziaria brandita come arma politica. È la caporetto della giustizia e, prima ancora, della democrazia.
È la conferma di una politica che, con l’accondiscenda di alcuni ‘politici’ di turno, si è voluta ridurre ad una condizione di subalternità non da ora, ma fin dalla ‘falsa rivoluzione’ mediatico-giudiziaria che è passata alla storia come Tangentopoli. Spero, ma non sono fiduciosa, che sia giunto il tempo delle verità. Da anni invoco e mi batto per una commissione d’inchiesta sull’uso politico della giustizia, presentando più volte, tra silenzi e ostracismi, proposte di legge per una sua istituzione. Infatti, serve far luce su quella stagione infame per capire anche gli eventi successivi e i più recenti, scoprendo un vaso di menzogne e falsità, la lotta dei buoni contro i cattivi, che ha deviato il corso della storia e consegnato il Paese in mano straniere”.
Così, Stefania Craxi, Senatore di Forza Italia (FI) e Vicepresidente della Commissione Affari esteri.