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Recovery Fund, Gallone (FI): Su ambiente serve inversione di paradigma

Recovery Fund, Gallone (FI): Su ambiente serve inversione di paradigma

“Il piano per il Recovery fund dovrebbe essere la migliore occasione per permettere all’Italia di risollevarsi e invece al momento è soltanto un elenco di buoni propositi che non hanno alcuna possibilità di concretizzarsi. L’Italia non può presentarsi in Europa con un libro dei sogni irrealizzabili, ma serve una programmazione di azioni e investimenti strutturali in tempi definiti. Bene dunque l’accoglimento di diverse osservazioni di Forza Italia al parere inviato al Governo sui temi ambientali, ma non basta. Serve un’inversione di paradigma che punti sulla premialità incentivante, sulla prevenzione e su un sistema in grado di innescare una vera rivoluzione green. Le parole non bastano: l’Italia ha bisogno di interventi che siano chiari, razionali, equilibrati e concreti, che puntino sul sostegno all’innovazione, sulla ricerca e sulla formazione delle nuove professionalità e quindi sullo sviluppo del lavoro così come quelli proposti da Forza Italia”. Lo dichiara la senatrice Alessandra Gallone, capogruppo di Forza Italia in Commissione Ambiente e responsabile nazionale del Dipartimento Ambiente del partito.

 

“Innanzitutto è indispensabile una fiscalità ambientale dedicata e un sistema di semplificazione burocratica che, invece di penalizzare il consumo, incentivi in maniera significativa e strutturale le riconversioni aziendali verdi e il recupero – prosegue Gallone -. Si estenda la detrazione fiscale del 110%, trovando però immediati metodi di applicazione per favorire la transizione verde del sistema produttivo. È necessario superare la fobia sull’implementazione degli impianti di nuova generazione sviluppandone la dotazione per garantire una corretta e omogenea gestione del ciclo dei rifiuti. Occorre potenziare il sistema delle manutenzioni degli acquedotti e il Piano Acqua per l’Agricoltura, prevedendo interventi straordinari sul reticolo idraulico e sui bacini di raccolta. Serve inoltre una revisione totale della legge quadro dell’urbanistica per rendere i centri urbani più vivibili attraverso omogenei interventi di trasformazione green”. Inoltre, aggiunge la senatrice, “il Paese non può più permettersi di spendere milioni di euro per le emergenze legate al dissesto idrogeologico che costituisce un pericolo serio per l’incolumità pubblica, bisogna prevenirlo adottando ogni misura necessaria attraverso un piano concreto di mappatura e intanto attivando zone a economia speciale (Zes) per evitare lo spopolamento dei territori montani e disagiati e un piano di intervento complessivo per ovviare al problema dell’erosione costiera. Formazione e ricerca poi stanno alla base di ogni riforma, realizzando interventi di riscrittura dei programmi e degli indirizzi scolastici e universitari che prevedano l’affiancamento delle scienze e delle tecnologie applicate ai tradizionali modelli teorici”. “Insomma il governo si presenti in Europa con proposte concrete e con un piano che non sia solo mero esercizio teorico. Quello di Forza Italia sui temi ambientali è un appello di concretezza e pragmatismo a questo governo rispetto a una tematica che ha bisogno di progetti e investimenti decisivi che incentivino e non frenino ogni iniziativa”, conclude.