SCUOLA. BINETTI: DOMANI MOZIONE SU PARITARIE, NON SIA TROPPO TARDI
“Domani arrivano in aula una serie di mozioni in cui si riflettono interessi e preoccupazioni prevalenti dei vari partiti. Secondo il classico manuale Cencelli ogni partito ha la sua mozione principale: per il gruppo Forza Italia-Udc la scelta si e’ concentrata sulle scuole paritarie, considerate in questo momento parte integrante e per meglio dire determinante del vero progetto di sviluppo indispensabile per rilanciare l’Italia. La scuola e la formazione delle nuove generazioni. Un obiettivo chiave per chi vuole avere uno sguardo lungo sul futuro e non restare impantanato nella dialettica quotidiana in cui tutto appare confuso e contraddittorio. A cominciare dal pasticciaccio che sta accadendo a Bruxelles e da cui comunque tutti, in un modo o nell’altro, ci attendiamo il maggior numero di miliardi possibile per rilanciare il Paese”. Lo dice Paola Binetti, senatrice dell’Udc, che osserva: “Proprio per questo la scuola e’ fondamentale e la scuola paritaria, almeno quella che riuscira’ a rimanere aperta, puo’ fare da modello e da punto di riferimento anche alla scuola statale, che sembra perdersi in un mare di chiacchiere inconcludenti. E non ci riferiamo ai docenti che hanno fatto, e fanno tuttora ogni sforzo possibile per farsi carico dei ragazzi e garantire loro le migliori esperienze didattico-formative possibili nel caos imperante. Il punto critico e’ proprio la governance della scuola, a cominciare dal ministro Azzolina, che appare ogni giorno piu’ confusa, come quando propone banchi singoli con seggiolino incorporato a 450 euro l’uno. Una follia in un Paese stremato dal virus, impoverito e afflitto da una pesante disoccupazione, dovuta anche alla incompetenza dei suoi amministratori”
“Sulla scuola domani porteremo le nostre istanze con una mozione in cui si riflette esperienza e competenza, amore alla scuola, rispetto per la professionalita’ docente e una speranza assoluta nei confronti delle nuove generazioni. In ogni caso- prosegue Binetti- il dibattito di questi giorni, sempre convinto e determinato a difesa della scuola paritaria, un primo risultato lo ha ottenuto e la collega Granato, senatrice cinquestelle, ha finalmente riconosciuto nella mozione di cui e’ prima firmataria, che la scuola paritaria e’ parte integrante del sistema della scuola pubblica in Italia, al pari della scuola statale. Ossia non e’ solo un diplomificio, non e’ una scuola per ricchi, non e’ un aggregato informe di studenti e docenti di seconda categoria. Ma ha una sua storia, che precede storicamente quella della scuola statale, ha una sua competenza che negli anni l’ha vista anticipare mote delle sperimentazioni successivamente assorbite dalla scuola statale; ha docenti brillanti e generosi che fanno esperienze preziose, che in alcuni casi trasferiscono nella scuola statale. E tra i suoi ex alunni vanta uomini di governo, economisti illustri, medici di fama, ricercatori geniali, imprenditori creativi, direttori generali della PA, e con loro tanta altra gente che con le sue qualita’ morali, oltre a quelle tecnico-professionali, svolge un lavoro importante nel nostro paese. Ma cosa non di poco conto: ogni scuola paritaria sta affrontando la riapertura con sincera e concreta volonta’ di riprendere fin dal primo momento le lezioni: docenti e studenti al loro posto da subito! Con un piano di lavoro che sta prendendo forma in questi giorni in uno spirito di alleanza e collaborazione con le famiglie davvero ammirevole. Peccato solo per quelle che non potranno riaprire, e ne abbiamo censite 83! Tra scuole dell’infanzia e scuole superiori. E non riapriranno perche’ non hanno avuto risorse adeguate a poterlo fare, mentre i loro studenti andranno a riempire quelle scuole statali di cui ancora oggi non si sa nulla del futuro prossimo. Tutto questo e’ davvero miopia e di questa miopia le famiglie italiane chiederanno conto al ministro Azzolina, al commissario Arcuri, ma anche al premier, cosi’ poco attento al futuro dei piu’ giovani”, conclude.