Siderurgia: Mallegni (FI), subito piano governo
“La ripresa della nostra Nazione passa anche per un piano industriale che veda nella produzione dell’acciaio il suo punto di forza e la sua eccellenza. Al governo chiediamo di invertire la rotta, perché non si commettano più gli errori del passato quando abbiamo visto svendere senza diritto di replica i nostri impianti strategici a imprenditori stranieri”. Lo ha dichiarato il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni, intervenuto in aula su un odg unitario per la realizzazione di un piano strategico per la siderurgia. “Da toscano – aggiunge – guardo con preoccupazione a quello che non si sa ancora sulle acciaierie di Piombino. Ci sono 1800 persone appese a un filo, c’è un’intera comunità che guarda a questa azienda come ipotesi di sviluppo, c’è una regione che conta su questa attività come volano per la ripresa. Ad oggi, però, siamo un’entità zoppa. Esiste un fantomatico piano industriale che nessuno ha mai visto. Esiste un accordo con Ferrovie dello Stato per potenziare la rete ferroviaria di trasporto della produzione d’acciaio, ma non abbiamo alcuna garanzia che effettivamente l’imprenditore indiano lasci la commessa a Piombino e non delocalizzi tutto fuori dall’Italia. A posteriori ha poco senso domandarsi perché non sia stata esercitata la golden power sulla nostra industria dell’acciaio. Ma adesso ci aspettiamo risposte e fatti. E soprattutto un reale sostegno verso quel mondo imprenditoriale italiano che ha ancora voglia di investire e mettersi in gioco per sostenere la produzione interna e difendere le nostre eccellenze, ma che ha bisogno di garanzie e certezze da parte del governo”.