UCRAINA, CANGINI (FI): SANZIONI CONTROPRODUCENTI, BENE CONDIZIONI POSTE DA DRAGHI
“Mai una volta, nella Storia, le sanzioni economiche hanno raggiunto lo scopo auspicato: indebolire il sanzionato. Il risultato è sempre stato opposto. Dall’Italia fascista ai tempi della guerra d’Etiopia alla Russia putiniana ai tempi della guerra di Crimea, di regola le sanzioni hanno rafforzato politicamente il regime contro il quale sono state promulgate, incoraggiandolo, peraltro, a trovare nuove sponde internazionali. A rimetterci sono state sempre e solo le economie dei paesi sanzionatori. Era questo, credo, che ha inteso dire Mario Draghi quando ha apparentemente aderito alla linea sanzionatoria americana circoscrivendone, però, il perimetro con due paletti imprenscindibili. Bene le sanzioni economiche contro la Russia di Putin, ma solo se ‘efficaci e sostenibili’. In quei due aggettivi c’è tutto. C’è la logica generale e c’è l’interesse nazionale. Ma si tratta anche di evitare la saldatura strategica tra due imperi rinascenti, quello russo e quello cinese, proprio nel momento di maggior declino di quell’impero americano da cui noi europei imbelli tutt’ora dipendiamo. Pochi hanno notato che una settimana fa, mentre a Washington si ipotizzava di escludere le banche russe dal sistema Swift di pagamento internazionale, Mosca e Pechino hanno dato vita ad un sistema Swift comune”. Lo ha scritto sui social il senatore di Forza Italia Andrea Cangini.