Ue: S.Craxi (FI), dopo emergenza radicale cambio istituzioni
“Sono molti, oggi, i San Paolo convertitesi sulla via degli eurobond. Altri ancora discutono di un Mes che, in assenza di una radicale modifica delle regole d’ingaggio, rappresenterebbe presto o tardi un cappio al collo con cui si strangolera’ il Paese e la nostra democrazia. Spero che il Governo non si attardi, per paura, incapacita’ o per semplice debolezza politica a ragionare su ‘vecchio’ mondo e con vecchi schemi che l’emergenza sta archiviando malamente, magari mal consigliati da qualche tecnico nostrano e non, oppure da qualche ‘quinta colonna’ che continua ad agitarsi. Si puo’ chiedere responsabilita’ all’opposizione, non si puo’ chiederle di assecondare il suicidio dell’Italia. Si apre pertanto una nuova stagione in cui, come abbiamo visto con il Patto di Stabilita’ (e qualcuno dovrebbe chiedere scusa al popolo greco), molti totem innalzati nel passato, molti dei feticci eretti a tutela dell’ortodossia del rigore e dell’austerity, sono destinati a crollare. Crolla e deve crollare l’idea di un’Europa che seguiti sulla strada delle ‘gerarchie di potenza’ in cui e’ venuta meno dopo Maastricht l’idea e l’afflato originario. Ad emergenza sanitaria conclusa, speriamo presto, troveremo un’Europa radicalmente diversa, in preda a problemi vecchi e nuovi. Nulla sara’ come prima. Pertanto, non si puo’ pensare e agire in un ‘nuovo’ mondo con regole posticce e superate. E’ tempo di rimettere tutto in discussione. Bisogna abbattere dogmi e costruzioni bizantine per fare spazio a processi decisionali, democratici e partecipati, rappresentativi degli interessi di tutti gli Stati europei. E’ tempo di un radicale cambio delle Istituzioni e delle regole comunitarie. Rinnovarsi non e’ piu’ una scelta”. Cosi’, Stefania Craxi, Senatore di Forza Italia e Vicepresidente della Commissione Affari esteri.