Dl maggio: FI, preoccupa no visione identica tra Inail e governo
“Constatare che tra governo e Inail non c’e’ al momento una visione identica sul considerare infortunio o malattia il contagio avvenuto sul luogo di lavoro e’ a dir poco preoccupante. Il sottosegretario Di Piazza (M5S), rispondendo al question time alla Camera, ha sottolineato che se il datore di lavoro rispetta i protocolli sulla messa in sicurezza, non avra’ rivalse nel caso in cui il dipendente contragga il virus in azienda. Peccato che la norma (Art. 42 del Cura Italia ) non lo specifichi. Tant’e’ vero che in una nota il direttore generale dell’Inail Lucibello dichiara che si puo’ prevedere in questi casi uno scudo penale per il datore di lavoro, ma deve essere fatto attraverso un provvedimento legislativo del decisore politico.
Le leggi infatti non si tramandano oralmente (gia’ gli antichi babilonesi lo avevano capito), ed e’ assolutamente necessario precisare per iscritto che il contagio da Covid-19 sul posto di lavoro non comportera’ rivalse ne’ in termini economici ne’ in termini di responsabilita’ civile e penale sul datore di lavoro. Il mondo dell’impresa, gia’ gravemente penalizzato, non si puo’ permettere oneri ulteriori. Il momento e’ economicamente drammatico e dobbiamo agire per agevolare sia i lavoratori dipendenti (considerando il contagio da coronavirus in azienda quale malattia e non infortunio sul lavoro), sia i lavoratori autonomi (sgravandoli da costi e responsabilita’ ). Stabilire le regole diventa fondamentale per evitare innumerevoli contenziosi che darebbero parola ai giudici”.
Lo dichiarano i senatori di Forza Italia, Roberta Toffanin e Gilberto Pichetto.