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Conzatti, il decreto dignità è meglio definirlo 'visibilità'

Conzatti, il decreto dignità è meglio definirlo 'visibilità'

“Il decreto appena approvato è vuoto di contenuti innovativi anche nella parte fiscale. Volevano abrogare spesometro, split payment, redditometro, inversione onere della prova? Missione fallita. C’è ancora tutto. Volevamo emendare il decreto rimettendo al centro l’interesse dei lavoratori e delle imprese, Invece ci siamo ritrovati con il contingentamento dei tempi e la bocciatura di ogni buona proposta. Il cambiamento sbandierato che fine ha fatto?”. Lo afferma in una nota la senatrice di Forza Italia, Donatella Conzatti, componente della Commissione Finanze.
“Il decreto, che è meglio definire ‘Visibilità, ‘servirà al ministro Di Maio – aggiunge Conzatti – per fare la conferenza stampa di mezza estate e conquistarsi così lo spazio mediatico cui tanto ambisce”. “Unici aspetti positivi scaturiti da nostre proposte – osserva Conzatti – sono il credito d’imposta per gli investimenti in agricoltura, la scadenza annuale dello spesometro e la sua abrogazione. La conservazione dei documenti informatici trasmessi alle PA, così che le Amministrazioni non chiedano più ai cittadini documenti già in loro possesso e l’abrogazione dello split payment”.