Gasparri, sulla droga si passi dalle sterili parole ai fatti concreti
“Sulla lotta alla droga servono fatti, non parole. Per le comunità terapeutiche, le campagne di prevenzione e di comunicazione, il governo gialloverde ha stanziato appena sette milioni di euro in tre anni. Una cifra ridicola. Il dipartimento che deve contrastare le dipendenze è stato atrofizzato. Ben vengano gli incontri e i dialoghi con le comunità terapeutiche, ma chi sta in prima linea per far uscire i ragazzi dal gorgo delle droghe deve essere sostenuto con coraggio. Stroncare lo spaccio, inasprire le norme per contrastare i narcotrafficanti va benissimo, ma bisogna incoraggiare la prevenzione, il recupero e la corretta comunicazione”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri (Fi).
“Il governo non ha fatto nulla per contrastare il festival della droga che si è tenuto nei giorni scorsi a Milano. Io non sono droga, diceva lo slogan della rassegna milanese, poi all’interno di questa realtà si è fatta una propaganda che è sfociata addirittura nel sequestro di sostanze con livelli di principio attivo ben superiori a quelli consentiti dalla legge. A Roma, nei giorni scorsi, due negozi di cannabis light si sono rivelati centro di spaccio di vere e proprie droghe. Quando Salvini dice che chiuderà questi negozi, lo faccia, non si limiti a dirlo. E si deve contrastare ogni forma di minimalismo sulle droghe. I grillini vogliono addirittura legalizzare l’hashish, che rappresenta una piccolissima parte dei proventi della criminalità che non ne verrebbe in alcun modo scalfita”, aggiunge.
“Passerebbe un messaggio devastante per la società. E allora i grillini straccino quelle proposte dissennate e il governo decuplichi gli stanziamenti per le campagne di informazione sui pericoli della droga e per le attività di sostegno alle comunità terapeutiche. Si contrasti in maniera ancora più decisa il narcotraffico ma si impediscano tutti i festival delle droghe che sono in programma in Italia. Una scadenza prossima ci sarà a Pisa. Noi chiederemo che questa rassegna chiuda i battenti. Lo ha già fatto negli anni passati la nostra esponente Raffaella Bonsangue, che oggi è vicesindaco della città toscana. Chiederemo chiaramente che si impedisca l’ennesima manifestazione di incoraggiamento all’uso delle droghe. Il governo, se vuole agire, ha le occasioni a portata di mano. Si può passare tranquillamente dalle sterili parole ai fatti concreti”, conclude