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Una bicamerale contro il degrado delle periferie. Presentato ddl FI

Una bicamerale contro il degrado delle periferie. Presentato ddl FI

Una commissione bicamerale che indaghi sulle periferie e sul degrado cittadino. A proporla è il senatore di Forza Italia Andrea Causin che per istituirla ha presentato un disegno di legge illustrato in una conferenza stampa a Palazzo Madama insieme alla presidente del gruppo Anna Maria Bernini, al responsabile dei dipartimenti del partito Adriano Galliani, al senatore Gilberto Pichetto Fratin e al sindaco di Ascoli, Guido Castelli. Già nella precedente legislatura c’era stata una commissione d’inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie, di cui Causin era stato il presidente, ma si trattava di un organismo monocamerale. Stavolta, Forza Italia vuole trasformarlo in una commissione bicamerale perché abbia maggiore peso e voce in capitolo.
I forzisti annunciano, infatti, che quello del recupero delle periferie e delle aree urbane sarà una priorità della loro agenda politica perché si tratta anche di una questione di sicurezza. “Nelle periferie – sottolinea Bernini – vive 1 italiano su 3, è una realtà complessa che interessa 15 milioni di persone”. Una realtà, aggiunge la parlamentare, che ha visto “fallire il modello urbanistico e sociale portato avanti dalla sinistra soprattutto negli anni ’70”. Causin cita, a questo proposito, i quartieri di Scampia a Napoli, di Corviale a Roma e dello Zen a Palermo (“dove c’è il 100% delle abitazioni abusive”) come esempio di “contesto degradato” in cui è più facile arrivare a delinquere. Anche se ormai, insiste, il degrado “si è esteso ovunque, anche ai centri cittadini. Il fatto di vivere in una zona degradata, incalza Galliani durante la conferenza stampa, ha un riflesso importante anche sul modo di essere e sulla vita di una persona. Come dimostrerebbe l’aneddoto calcistico che racconta. Una volta, lamentandosi per il comportamento “incomprensibile”, quasi violento e senza regole di un giocatore (non ha voluto svelarne il nome) il suo interlocutore gli rispose: “Viene dalle favelas e tu puoi togliere un ragazzo dalla favela, ma non puoi togliere la favela dalla testa del ragazzo”.
“La questione urbana infatti – insiste Causin – è la madre di tutte le questioni sociali”. Il lavoro svolto dalla precedente Commissione, si spiega nel ddl, ha portato vari amministratori a “un integrale ripensamento delle politiche urbane” e ha rilevato la necessità di coordinare le varie responsabilità istituzionali per ripensare i programmi di intervento”. E “il nostro impegno”, assicura Causin, è che anche il lavoro di questa nuova bicamerale possa aiutare gli amministratori a gestire con maggiore consapevolezza città e periferie. Evitando che si ripetano situazioni come “quella dei due miliardi “dati a capocchia da Renzi” che sono stati, a detta del senatore di FI, “un vero atto criminale” visto che “si è finanziato di tutto, così, senza che ci fosse una programmazione vera”, nell’impreparazione degli amministratori “e senza che si rispondesse in alcun modo agli interessi dei cittadini”.