"I dati sull'occupazione diffusi in queste ore dall'Istat sono disastrosi, a conferma che la strada intrapresa dal governo negli ultimi mesi sta danneggiando l'economia e il Paese. I disoccupati aumentano, soprattutto fra i giovani, uno su tre dei quali non ha un lavoro e in
"I numeri sul lavoro in Italia sono semplicemente gli effetti del decreto dignità, effetti che abbiamo denunciato da subito". Lo dichiara il senatore Nazario Pagano, capogruppo di Forza Italia in commissione Affari costituzionali che aggiunge "se il colpevole di questo disastro è Di Maio, il
"Questo governo gioca con il futuro degli italiani per la gara del consenso alle elezioni europee. Spese spropositate per misure assistenziali che incentivano il non lavoro come il reddito di cittadinanza, blocco o stasi delle grandi infrastrutture indispensabili a restare competitivi, ostilita' a tutto cio'
“Istat: Aumentano i lavoratori a termine. Ma il decreto Di Maio, quello definito della ‘dignità’, non doveva farli diminuire? Forse, se il governo leggesse bene gli ultimi dati Istat si renderebbe finalmente conto che le dinamiche dell’occupazione prescindono dagli slogan e dalle narrazioni da ‘regime’.
“Il mago Di Maio promette di abolire la povertà ma, in realtà, con il decreto dignità (-80 mila lavoratori in 10 anni, secondo l’Inps) e con la chiusura obbligatoria domenicale degli esercizi commerciali (-150mila lavoratori, secondo Confimprese) ha già abolito migliaia di posti di lavoro.
"L'unico tradimento è quello del ministro Di Maio ai danni delle nuove generazioni. Se dovesse passare la sua linea, cioè l'aumento del debito per finanziare il reddito di cittadinanza e le altre bizzarre misure assistenzialiste, il costo ricadrebbe sui giovani, che in futuro sarebbero costretti
"Le chiusure domenicali imposte per legge non sono un regalo a lavoratori e piccoli commercianti, ma ad Amazon e a tutti i siti di vendita online. Anche su questo tema il vicepremier Di Maio sara' costretto a ritrattare, a fare marcia indietro, quando si confrontera'
"Voteremo no al vostro decreto. Voteremo no compatti e convinti, perché è paradossale che lo abbiate intitolato alla "dignità" del lavoro e delle imprese. Quella "dignità" che non è una vostra gentile concessione, che appartiene invece ai lavoratori e alle imprese per meriti loro, non
"L'unico nesso che vediamo con la dignità è farla perderla alle migliaia di persone - forse anche 130.000, come citavano gli ultimi dati - che non si vedranno più rinnovato il contratto di lavoro". Così il senatore di Forza Italia, Gilberto Pichetto Fratin, capogruppo in
"Il decreto appena approvato è vuoto di contenuti innovativi anche nella parte fiscale. Volevano abrogare spesometro, split payment, redditometro, inversione onere della prova? Missione fallita. C'è ancora tutto. Volevamo emendare il decreto rimettendo al centro l'interesse dei lavoratori e delle imprese, Invece ci siamo ritrovati