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AIMI (FI): “URGE RIFORMA CSM. MESCOLINI ORA SI DIMETTA, E’ UN ATTO DOVUTO. FUORI I NOMI DI CHI HA RICEVUTO INDEBITE RACCOMANDAZIONI”

AIMI (FI): “URGE RIFORMA CSM. MESCOLINI ORA SI DIMETTA, E’ UN ATTO DOVUTO. FUORI I NOMI DI CHI HA RICEVUTO INDEBITE RACCOMANDAZIONI”

Finalmente i nodi sono arrivati al pettine: centocinquanta magistrati chiedono con insistenza una riforma del CSM. Dopo il caso Palamara e dopo le intercettazioni che riguardano il procuratore capo di Reggio Emilia, Mescolini, non ci si può più voltare dall’altra parte. E’ un fatto epocale e, finalmente, all’interno della stessa magistratura, c’è desiderio di “pulizia” e di trasparenza. L’Italia ha una necessità estrema di una magistratura libera, non infettata dalla politica. Fuori tutti i nomi di coloro che hanno ricevuto incarichi dirigenziali prestigiosi grazie a mediazioni politiche, superando chi aveva curriculum di maggiore prestigio e solidità. Urge una verifica approfondita che porti a prendere in considerazione – sussistendone i presupposti – anche l’ipotesi delittuosa del reato di “traffico di influenza illecita”. E le dimissioni di Mescolini dovrebbero essere un atto dovuto, compiuto in nome della trasparenza e della libertà, volto a dissipare ogni ombra. Da garantisti auspichiamo che lo stesso ne esca assolutamente immacolato ma il ruolo che riveste è come quello della moglie di Cesare: deve essere al di sopra di ogni sospetto. Le Istituzioni battano un colpo, perché questo silenzio assordante rischia di diventare eloquente in modo imbarazzante, ed un intero Ordine rischia di ritrovarsi al di sotto del medesimo sospetto.
Enrico Aimi, senatore e capogruppo in Commissione Affari Esteri per Forza Italia