Ambiente, Toffanin (FI): transizione energetica implica trasformazione mondo lavoro
“Quando si parla di transizione energetica non si può prescindere dalla sostenibilità sociale ed economica. Bisogna mettere l’impresa al centro, ma con regole ben definite. Quando c’è l’impresa c’è il lavoro, ma questo processo di transizione per le aziende significa anche trasformazione per il mondo del lavoro. E’ essenziale in questo senso la formazione per l’aggiornamento delle competenze, incentivare il sistema di welfare, anche privato, di cui la pandemia ha fatto riscoprire l’utilità. Il tema è anche mantenere l’occupazione in quei settori che saranno superati dal processo di sviluppo. Per raggiungere uno standard socialmente ottimale, la brusca riduzione dei posti dovrà essere bilanciata da strumenti di welfare locali, da misure di riprogettazione del lavoro e riclassificazione della professionalità. In quest’ottica non va nemmeno dimenticata la questione femminile, purtroppo già molto penalizzata dalla crisi. Se lo smart working infatti ha permesso di conciliare vita-lavoro, ora rischia di allontanare le donne dalle scelte decisionali che si fanno sul posto. I centri per l’impiego inoltre non hanno funzionato, così come le politiche attive delegate al reddito di cittadinanza che è stato un vero e proprio disincentivo al lavoro”. Lo ha detto la senatrice Roberta Toffanin, responsabile del Dipartimento Lavoro di Forza Italia, intervenendo al seminario “Il Lavoro alla prova della transizione energetica”.