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Coronavirus, Aimi (Fi): Decisioni comparto agricolo insufficienti

Coronavirus, Aimi (Fi): Decisioni comparto agricolo insufficienti

“Le decisioni del Governo per il comparto agricolo sono assolutamente insufficienti: occorre uno sforzo economico straordinario, un nuovo Piano Marshall ed il ripristino immediato dei voucher come noi di Forza Italia avevamo espressamente richiesto”. Lo dichiara il senatore Enrico Aimi , capogruppo di Forza Italia in Commissione Affari Esteri. “Il no secco del governo denota l’arroganza del potere, la miopia politica di chi dovrebbe operare le scelte migliori e anche l’incapacità di prevedere le conseguenze di questo atto gravido di negative conseguenze. Una follia umana prima che politica che colpisce il settore primario.Corriamo seriamente il rischio – continua il senatore di Forza Italia – di infliggere al contrario danni devastanti e irreparabili all’intero comparto agricolo, che è uno dei punti di forza del Made in Italy, peraltro invidiato nel mondo per le sue eccellenze. Non è nemmeno escluso che un raccolto parziale possa provocare nei prossimi giorni il mancato rifornimento della filiera degli approvvigionamenti.Finora siamo riusciti a garantire la regolarità dei generi ortofrutticoli nei reparti dei supermercati, nei negozi di prossimità e sugli scaffali, ma per quanto tempo ancora questo potrà avvenire? Le organizzazioni del settore hanno già sollevato il problema della filiera allargata per rispondere all’emergenza sanitaria da Coronavirus che rischia di diventare emergenza sociale. Ma la soluzione non può stare certamente nell’idea del ministro delle politiche agricole signora Teresa Bellanova che vorrebbe varare una gigantesca e incontrollata sanatoria dell’immigrazione, che peraltro copre il 26% del lavoro nei campi.L’unica soluzione – conclude Aimi – è una iniezione urgente e consistente di liquidità nelle imprese, una riduzione della insostenibile pressione fiscale, il ripristino dei voucher e l’accoglimento delle nostre proposte organiche in tema di agricoltura.Se il Governo chiudendosi a riccio e con una disponibilità al dialogo solo di facciata, continuerà a mostrare ‘poche idee ma confuse’, sarà l’unico responsabile di un crollo a cascata che avrà conseguenze disastrose per tutti. Noi vorremmo al contrario che si varasse un piano alla Ronald Reagan che contribuì a fare grande l’America in ricchezza e alti valori”.