COVID: SERAFINI (FI), ZERO BUROCRAZIA CHIAVE PER RIPARTENZA
“La chiave per rilanciare il Paese e rimettere in carreggiata soprattutto le piccole e medie imprese è superare le contraddizioni sulla ripartenza”. Ne è convinto il senatore di Forza Italia, Giancarlo Serafini, vice presidente della Commissione lavoro al Senato, per il quale “permettere ai ristoratori di lavorare solo negli spazi all’aperto significa discriminare tutti quegli esercizi che non hanno un plateatico o che non hanno uno spazio esterno adeguato. Inoltre, non si può pensare di riaprire se abbiamo trasporti ancora stracolmi. Al tempo stesso, perché complicare la vita con ulteriori adempimenti burocratici richiesti a chi ha già fatto il vaccino o ha prova di essere guarito dal covid? Dopo un anno di inattività servono messaggi chiari, semplici, non discriminatori e soprattutto serve zero burocrazia. Molte imprese sono definitivamente chiuse, altre sono lì per esserlo, le banche non sono in grado di prestare denaro, il pericolo dell’usura è un dato di fatto, il differimento del pagamento delle tasse non è un aiuto per coloro le cui attività sono sospese e non hanno liquidità. Nè il settore pubblico può dirsi tranquillo. Un settore, che a differenza di quello privato, sino ad ora non è stato oggetto di “ristrutturazione aziendale”: prepensionamenti, licenziamenti, blocco delle assunzioni, cassa integrazione. Se il settore privato non è nella possibilità di produrre abbiamo l’obbligo di pensare ai rischi che possono derivare anche per tutto il sistema pubblico, e di agire per evitarli. Stop burocrazia e indicazioni chiare sono l’unica soluzione per far ripartire il Paese”.