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Ddl Zan: Barboni (FI), sedersi attorno a tavolo e trovare sintesi

Ddl Zan: Barboni (FI), sedersi attorno a tavolo e trovare sintesi

“Se il semplice segnalare perplessità su questo ddl determina accuse di oscurantismo e di omofobia, vuol dire che qualcosa non funziona in questo dibattito. D’altronde anche la Segreteria di Stato vaticana ha subito violente critiche per il sol fatto di aver ricordato che talune previsioni di questo ddl si pongono in violazione con il Concordato, a riprova di un clima sbagliato su tale argomento. Addirittura qualcuno ha dichiarato che questo ddl salverebbe. Se fosse vero, mi chiedo, perché il governo giallorosso non ha provveduto con un decreto a coprire il buco legislativo? Evidentemente perché non ci sono vite da salvare ma solo diritti da tutelare. E per farlo non servono decreti, necessari per combattere la pandemia e gli effetti economici perversi, bisogna piuttosto che il Parlamento svolga pienamente la sua funzione legislativa. Secondo la nostra valutazione ci sono varie criticità da affrontare nel contenuto del ddl: rispetto all’art.4, bisogna lasciare la possibilità di esprimere le proprie opinioni senza determinare una sorta di balcanizzazione giudiziaria delle idee. Altro tema è l’introduzione della cultura gender nelle scuole su cui noi avanziamo una modifica sostanziale nel rispetto dell’autonomia scolastica. In conclusione, FI chiede alle forze politiche di sedersi allo stesso tavolo e di ricercare le soluzioni attraverso il dialogo”. Lo ha detto il senatore di Forza Italia Antonio Barboni, durante la prosecuzione del dibattito sul ddl Zan.