fbpx

Ddl Zan: Dal Mas, proposta Iv partenza per condivisione

Ddl Zan: Dal Mas, proposta Iv partenza per condivisione

“Non credo ci sia nessuno in Parlamento contrario a condannare atti discriminatori o violenti basati sugli orientamenti sessuali o più in generale sull’omo-transfobia, ma un conto è la tutela penale, altro è la
pretesa di riconoscimento giuridico. La tutela penale già c’è, anche se dobbiamo fare i conti con una tendenza al panpenalismo per cui tutto deve risolversi in un’ottica di rilevanza penale. Per quanto riguarda l’identità di genere, siamo a una vera e propria sovrastruttura ove si pretende di cristallizzare in nome dell’autodeterminazione un presunto diritto al riconoscimento della percezione di sé”. Lo scrive in una nota Franco Dal Mas, senatore di FI e componente della commissione Giustizia aPalazzo Madama. “Quanto al richiamo alla libertà d’espressione, questa è già costituzionalmente riconosciuta: l’uso improprio delle parole, oltre che ridondante, appare un superfluo che stona e rischia di essere controproducente. Punti che meritano un surplus di riflessione, senza che questa venga vista come un tentativo di
affossare il disegno di legge Zan. Nell’attuale contesto – conclude Dal Mas – personalmente credo che la proposta di mediazione di Italia Viva rappresenti un punto di caduta o, per meglio dire, di partenza per una soluzione quanto più condivisa”, conclude.