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Dl Recovery: Tiraboschi (Fi), Draghi deve attuare Pnrr. Persone fanno differenza

Dl Recovery: Tiraboschi (Fi), Draghi deve attuare Pnrr. Persone fanno differenza

“Quando il presidente Draghi presentò il Pnrr disse che l’Italia avrebbe dovuto combinare programmazione e immaginazione e concretezza per consegnare un Paese più moderno in un contesto europeo che diventasse sempre più forte e solidale nel mondo. Un’occasione quindi storica per superare gli indicatori economici e sociali che hanno caratterizzato i primi venti anni del secolo in corso. Devo dire che quanto affermato ieri dal premier ci ha lasciato perplessi. Noi pensiamo che quanto fatto dal governo fino ad oggi (piano vaccinale, presentazione del Pnrr nei tempi previsti, crescita del Pil) sia un ottimo punto di partenza ma ancora non sufficiente. Crediamo che le persone siano importanti e facciano la differenza tra il successo e l’insuccesso nella cosiddetta messa a terra del Pnrr. Quindi riteniamo fermamente che debba essere Mario Draghi a provvedere a concretizzare il piano con tutte le istituzioni coinvolte, dal Parlamento agli enti locali allo stesso esecutivo. Vorrei anche precisare che il Pnrr è molto più complesso di un qualunque altro evento. Il sindaco di Milano ha fatto un riferimento all’Expo per sostenere che per la realizzazione del piano bisogna avere lo stesso spirito dell’Expo. Credo si tratti di qualcosa di molto diverso. Qui serve ritornare alla logica della programmazione come avvenne negli anni ’60 quando quella modalità costituì la novità nella gestione dello Stato e che oggi ci consentirebbe di andare ben oltre certi numeri che dobbiamo avere bene impressi nella mente, che poi purtroppo si è via via persa. Basti citare gli indicatori cui accennavo: tra il 1999 e il 2019 il Pil italiano è cresciuto del 7,9% e in altri Paesi, Germania Francia e Spagna, l’aumento è stato rispettivamente del 30, 33,44%. Il numero di persone sotto la soglia povertà tra il 2005 e il 2019 da noi è salito dal 3,5 al 7,7 per arrivare al 9,4 nel 2020. I giovani Neet sono superiori rispetto alla media europea e le donne occupate nel mondo del lavoro sono in percentuale inferiore rispetto alla media europea. La produttività (Pil per ora lavorata) tra il ‘99 e il 2019 è cresciuto del 4,2% in Italia a fronte del 21% in Germania e Francia.Tra le cause ci sono l’incapacità di cogliere le opportunità legate alla rivoluzione digitale così come il “nanismo”, la struttura del nostro sistema produttivo caratterizzato da PMI e mPMI. E allora si tratta di impostare un nuovo modo di programmare la crescita e lo sviluppo dove la presenza dello Stato diventa centrale non solo per rilanciare l’economia, ma come gestore dei “capitali pazienti” che guardano ad obbiettivi di medio lungo termine con un payback impensabile per i capitalisti privati. Come dice Mario Draghi il PNRR è una straordinaria leva che deve attirare capitali privati, un vero e proprio booster per accelerare la ripresa attraverso un partenariato virtuoso tra pubblico e privato. Se così non fosse l’Italia non ce la farebbe e la divaricazione tra la nostra curva di crescita e quella dei nostri partner europei si allargherebbe, aggravando il nostro isolamento economico. Fino ad oggi la pandemia ha azzerato economie virtuose e meno virtuose, portando tutti ai nastri di partenza: da qui inizia la corsa nella quale l’Italia non ha alcuna penalty avendo ottenuto dalla commissione europea un giudizio positivo sulla legge finanziaria 2022. Questo giudizio positivo però non basta: dobbiamo sconfiggere la preoccupazione che rimane a livello europeo sulla capacità di calare a terra il piano e soprattutto scongiurare il rischio che il debito di 2700 miliardi ci scoppi in mano. Infine un accenno al turismo, Garavaglia ci spieghi cosa è l’hub nazionale del turismo che se viene inteso come il nodo di riferimento di un eco sistema che ha come obbiettivo quello di promuovere il made in Italy quale sintesi perfetta di turismo e eccellenze italiane rappresenta davvero la sfida di un comparto che può valere punti significativi di PIL, esprimendo tutto quel potenziale che non è stato adeguatamente espresso nel corso dei primi 20 anni del presente secolo per l’incapacità di cogliere le opportunità legate alla rivoluzione digitale”. Lo ha detto in aula la senatrice di Forza Italia, Virginia Tiraboschi, durante la discussione del dl sull’attuazione del Pnrr.