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Dl Semplificazioni, Tiraboschi: Primo tassello per avvio progetti Pnrr

Dl Semplificazioni, Tiraboschi: Primo tassello per avvio progetti Pnrr

“Il dl Semplificazioni è molto più di un testo per la semplificazione, è il primo tassello per avviare i progetti del Recovery Plan e, quindi, per ottenere l’anticipo di 25 miliardi sui 200 di fondi Ue”. Lo dichiara in aula al Senato durante la discussione sul Dl Semplificazioni Maria Virginia Tiraboschi, senatrice di Forza Italia. “Quello che mi sembra molto importante sottolineare è che la scelta da parte del governo di istituire un’unità per la razionalizzazione e il miglioramento della regolazione è sincera, perché con onestà si guarda in faccia il paese e si vuole affrontare il suo problema principale, la qualità dell’attività legislativa che va migliorata anche attraverso azioni di benchmark internazionali – aggiunge -. La cabina di regia, i comitati interministeriali, i gruppi di controllo e monitoraggio, i poteri autocertificativi del silenzio-assenso riconosciuti ai privati sono la risposta concreta a un sistema che fatica a essere efficiente, veloce, snello e flessibile. Questi canali straordinari non valgono per gli interventi ordinari che potrebbero essere frenati dai soliti colli di bottiglia che andrebbero definitivamente eliminati per evitare che nel 2026 l’Italia possa tornare a tirare il freno. Bisognerebbe quindi semplificare in modo permanente per liberare completamente l’iniziativa privata e poter costruire un paese nuovo”.

 

“Proseguo dicendo che, con il tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale con funzioni consultive si riconosce il valore della collaborazione tra pubblico e privato, tra politica e accademia, tra imprese e lavoratori, tra società civile e governo: ci si attende che queste importanti forme di collaborazione attingano il meglio delle parti in causa, senza perseguire forme di rivalità conflittuale. Infine i contratti pubblici, visti in chiave strategica e non già come mere procedure a evidenza pubblica, disegnano un percorso che conduce a una valutazione delle offerte nelle gare su aspetti di politica industriale e su nuovi modelli di sviluppo economico-sociale: politiche di assunzione che privilegiano i giovani, la parità di genere, la conciliazione tra vita privata e lavoro”.