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Dl Trasporti: Floris (Fi), governo studi piano ripresa Sardegna. Isola dimenticata da Pnrr

Dl Trasporti: Floris (Fi), governo studi piano ripresa Sardegna. Isola dimenticata da Pnrr

“Lo stato delle infrastrutture di trasporto, portuali e delle altre infrastrutture strategiche è vetusto così come irrisolto è il tema della continuità territoriale esterna, mai affrontato in modo sistematico e definitivo. Tutto ciò impedisce all’Isola, un territorio unico, per paesaggio e ricettività turistica di essere non solo preservato ma reso dinamico, accogliente e competitivo. E, purtroppo, questa problematica non viene affrontata, come i sardi avevano agognato, dal Pnrr, il grande Piano di ripresa e resilienza presentato ieri alle Camere dal presidente del Consiglio Draghi. Auspico, pertanto, che si voglia promuovere un incontro tra i parlamentari sardi, i vertici della Regione con il presidente del Consiglio, i ministri Franco e Giovannini per gettare le basi di un piano di ripresa per la Sardegna”. Lo ha proposto il senatore di Forza Italia Emilio Floris, intervenendo in aula durante la discussione del decreto legge recante misure urgenti in materia di trasporti e per la disciplina del traffico crocieristico e del trasporto marittimo nella laguna di Venezia. “Approfitto di questa circostanza per ritornare sul caso Sardegna – ha aggiunto Floris – unica regione d’Italia dove manca una rete autostradale,  dove mancano persino le strade statale o regionali ad alta velocità e dove i 427 chilometri di ferrovia sono tra i più carenti in Europa, alcune tratte ferroviarie non sono neppure elettrificate con effetti di inquinamento non trascurabili, mentre le aree più interne dell’Isola sono praticamente scollegate dal resto del territorio con effetti di spopolamento perversi per l’economia. Il senso del mio appello è di sensibilizzare il ministro Giovannini e il Ministro Franco a mettere in campo insieme con la Regione un piano infrastrutturale degno di un territorio, anche da inserire nel contesto del Piano Nazionale di Transizione 4.0 per gli investimenti, le cui potenzialità sono legate alla possibilità di spostarsi in modo veloce ed economico”.