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Draghi: Gasparri, gli dirò di dare soldi e poteri a Roma

Draghi: Gasparri, gli dirò di dare soldi e poteri a Roma

Al nuovo presidente del Consiglio, Mario Draghi, “ricorderò che, essendo romano, deve destinare soldi e poteri a Roma Capitale d’Italia”. Così il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ospite di Un giorno da pecora su Rai Radio 1, ha anticipato parte del suo intervento di questo pomeriggio a Palazzo Madama, dove prenderà la parola come altri 12 senatori azzurri, nel dibattito sulla fiducia al governo. “Il tempo è poco, farò brevi telegrammi e poi gli regalerò un libro, un consiglio fiscale, dicendo che mentre deve alleggerire le tasse, c’è un pezzo di mondo che non le paga”, ha aggiunto pronosticando “260-270 voti a favore: non si capisce quanti sono i dissidenti, li ho visti un po’ in disarmo”. Al termine del dicorso di Draghi “sono andato a salutarlo, perché sono uno dei pochi che in Parlamento lo conosce, fin dal 1994 quando era direttore generale del Tesoro. Poi lui si è elevato, prima alla Banca d’Italia poi alla Bce – ha detto Gasparri -: gli ho detto buon laboro, gli ho fatto un in bocca al lupo e ci vedremo nei prossimi giorni, per parlare dei problemi dell’Italia. Ma non ero uno degli aspiranti sottosegretari, io il sottosegretario l’ho fatto da giovane”.