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Forza Nuova: Cangini, né fascismo né strategia della tensione, seguiamo Mattarella

Forza Nuova: Cangini, né fascismo né strategia della tensione, seguiamo Mattarella

“Stiamo perdendo di vista la realtà. Chi, come il Pd, evoca lo spettro del fascismo dovrebbe far proprie le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella quando dice che fatti come l’assalto alla Cgil “turbano, ma non preoccupano”. Giusto turbarsi, doveroso punire, assurdo preoccuparsi. Sono stati commessi evidenti errori nella gestione della piazza, ma chi evoca la strategia della tensione manca di senso dello Stato, perché delegittima non tanto il ministro in carica, quanto la funzione che il ministro ricopre, generando di conseguenza un pericoloso sentimento di sfiducia e di sospetto nei confronti delle Istituzioni tutte. Un’accusa grave anche perché offende i 41 uomini delle forze dell’ordine che il 9 ottobre hanno fatto il proprio lavoro riportando ferite in alcuni casi gravi. Esistono i fascisti neri ed esistono, come li chiamava il comunista Giorgio Amendola, i fascisti rossi: entrambi vanno repressi quando violano la legge, nessuno dei due può essere considerato una minaccia per la democrazia. Drammatizzare non giova. Sciogliere per decreto un’organizzazione politica, per quanto spregevole possa essere, in democrazia è sempre una scelta delicata. Nell’era dei social, poi, lo scioglimento non pregiudica affatto la capacità di mobilitazione e di propaganda del disciolto, ma anzi le rafforza. Oltre che rendere più difficile il lavoro dalle forze dell’ordine”, lo ha dichiarato in Aula il senatore di Forza Italia Andrea Cangini, durante il dibattito sulle mozioni presentate in ordine ai fatti avvenuti a Roma il 9 ottobre.