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GIUSTIZIA, DAL MAS (FI): NO A INGERENZE MAGISTRATI SU PROCESSO LEGISLATIVO

GIUSTIZIA, DAL MAS (FI): NO A INGERENZE MAGISTRATI SU PROCESSO LEGISLATIVO

“Si può anche pensare che la riforma Cartabia sia un compromesso, ma sicuramente non è un compromesso al ribasso. Del resto, quando si è a corto di argomenti si attinge a piene mani al solito abusato armamentario come riforma svuotaprocessi o indulto mascherato. E in uno stato di confusione argomentativa pare essere anche il dottor Gratteri, che passa dalla denuncia di un possibile rischio di infrazione europea conseguente alla carenza di magistrati e di personale del settore della giustizia a valutazioni a-tecniche che sconfinano nell’etica: da una parte bancarottieri seriali e corruttori favorevoli alla riforma, dall’altra i cittadini onesti che da questa riforma non trarrebbero beneficio. In realtà la riforma Cartabia pone fine al ‘fine processo mai’, stabilisce termini e controlli stringenti per la fase delle indagini preliminari e ripristina il principio costituzionale della ragionevole durata del processo proprio attraverso l’istituto della improcedibilità”. Lo scrive in una nota Franco Dal Mas, senatore di Forza Italia e componente della commissione Giustizia. “Riconosciamo a Gratteri grandi capacità, soprattutto nel costruire imponenti inchieste con centinaia di indagati, che purtuttavia spesso si sono risolte con una percentuale irrisoria di condanne. Ma, al di là dei successi professionali, ciò che più allarma oggi è la naturalezza con cui un Procuratore entra a gamba tesa durante il processo legislativo, mettendo a rischio il principio di separazione dei poteri. Ai magistrati spetta il compito di applicare la legge, non di scriverla. Seguendo questo ragionamento, cosa direbbe se fosse la politica a stendere una sentenza?”, conclude Dal Mas.