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Iran, Malan (Fi): Di Maio sostiene Ddl Zan e incontra omofobo Zarif?

Iran, Malan (Fi): Di Maio sostiene Ddl Zan e incontra omofobo Zarif?

“Il ministro degli esteri del regime iraniano Mohammad Javad Zarif ha personalmente difeso, rispondendo a domande del settimanale tedesco Bild il 12 giugno 2019, le leggi della Repubblica Islamica del suo paese che prevedono la pena di morte per gli omosessuali: ‘La nostra società ha principi morali e noi viviamo secondo quei principi’, spiegò. Da Repubblica apprendiamo che oggi incontrerà il capo della diplomazia italiana, il Ministro degli esteri Luigi Di Maio, sostenitore del Ddl Zan con il suo movimento, di cui è stato anche il capo politico fino a poco tempo. Mi aspetto che tutti gli zelanti del ddl Zan, a cominciare dal segretario del PD Enrico Letta che vuole imporne la immodificabilità, come fosse un testo sacro, chiedano al ministro Di Maio di smentire Repubblica, anche in considerazione del fatto che nel sito e nei comunicati della Farnesina non c’è traccia neppure della presenza di Zarif a Roma, tanto meno del suo incontro con il collega italiano. Nel codice penale iraniano gli ‘atti di sodomia’ sono puniti dall’articolo 234 con cento frustate per la ‘parte attiva’ e la pena di morte per la ‘parte passiva’. Se però colui che esercita la ‘parte attiva’ non è musulmano e il suo partner lo è, entrambi saranno impiccati. Per gli atti di lesbismo l’articolo 239 prescrive cento frustate”, dichiara il senatore di Forza Italia Lucio Malan. “Ma alla quarta infrazione – continua Malan – per la parte attiva maschile e per le donne, l’articolo 136 impone comunque la pena di morte. Atti omosessuali lievi, come il bacio, sono puniti, per donne e uomini senza differenza, con un numero di frustate fra 31 e 74. Dalle prese di posizione su Zarif sapremo se i sostenitori del Ddl Zan sono davvero preoccupati per la violenza sugli omosessuali o se vogliono semplicemente imporre l’ideologia gender nelle scuole italiane. Quanto a me oggi sarò alla manifestazione della resistenza iraniana contro la visita di Zarif. Naturalmente c’è molto altro da dire sul regime di Teheran. La situazione delle donne che a milioni – secondo Amnesty – sono sottoposte ‘a molestie quotidiane e ad aggressioni violente equivalenti a torture’, e che subiscono ‘lo stupro coniugale, il matrimonio precoce e forzato’, non punite dalla legge. E poi i continui annunci di Teheran della prossima distruzione di Israele, accompagnati dalla fornitura di missili ai terroristi che lo attaccano. Insomma, trovo estremamente inopportuno un eventuale incontro tra i ministri Zarif e di Maio”, conclude Malan.