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Lavoro, Toffanin(Fi): Smart working rallenta Pa e dnaneggia cittadini

Lavoro, Toffanin(Fi): Smart working rallenta Pa e dnaneggia cittadini

“Solo il 30% degli oltre 8 milioni di lavoratori agili nati durante la pandemia rientrerà in ufficio entro la fine di settembre. Lo smart working imposto dall’emergenza sanitaria ha prodotto in troppi casi rallentamenti nelle pratiche e difficoltà di comunicazione con le pubbliche amministrazioni. Gli unici a subire le conseguenze di questo abuso indiscriminato del lavoro agile sono stati i cittadini, che ancora oggi non riescono a ricevere risposte e servizi con tempistica adeguata. Insomma, il governo continua a commettere un gravissimo errore, imperdonabile in tempi di crisi. Invece di snellire procedure e ridurre tempi, paralizza la pubblica amministrazione. Esiste il serio rischio di un blocco di sistema per chi, ad esempio, vuole accedere agli incentivi del super bonus al 110%, a causa del groviglio di documenti da presentare e pratiche da espletare che sta rallentando e scoraggiando gli italiani. Nessuna criminalizzazione dello smart working in sé, utile durante il lockdown, ma pesanti restano le differenze tra comparto privato e pubblico e pesanti pure le conseguenze sul Pil per i mancati consumi dei lavoratori da casa”. Lo dichiara la senatrice di Forza Italia Roberta Toffannin, vicepresidente della commissione Finanze e Tesoro.