MINORI, RONZULLI (FI): APRIRE SOCIETÀ A LORO PARTECIPAZIONE
“L’Unione Europea ha risposto alla crisi pandemica con il Next Generation EU che in Italia trova applicazione con il Pnrr, un pacchetto di riforme imponente che prevede importanti investimenti anche a favore dell’infanzia e delle giovani generazioni. Penso in particolare agli investimenti per il rafforzamento dell’offerta di servizi 0-6 anni, soprattutto degli asili nido. Servizi questi molto carenti in alcune aree del nostro Paese e comunque in generale ben al di sotto degli standard europei. A mio avviso, in ogni missione del Piano sarebbe necessario prevedere qualche specifica forma di partecipazione anche dei più giovani. Quando interpellati, i bambini e le bambine esprimono un punto di vista diverso su come dovrebbe essere la realtà che li circonda e, come adulti, abbiamo la responsabilità e il dovere di ascoltarli. Il diritto di essere ascoltati deve estendersi a tutte le azioni e decisioni che riguardano la vita dei bambini. Come istituzioni abbiamo, infatti, l’obbligo non solo di favorire la partecipazione, ma anche di lasciare loro lo spazio per formarsi delle opinioni. Ritengo che sia giunto il momento di abbandonare gli approcci simbolici alla partecipazione dei bambini. Dobbiamo approfittare di questo momento di rilancio complessivo del Paese per mostrare coraggio, lungimiranza e un forte impegno nei confronti dell’articolo 12 della Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Dobbiamo impegnarci tutti per dare voce ai bambini attraverso consultazioni aperte e inclusive, collaborando strettamente con loro nel definire le priorità ma anche nel valutare le politiche che li riguardano”. Lo ha detto Licia Ronzulli, presidente della commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, intervenendo al convegno ‘Una società che ascolta: le nuove sfide per la partecipazione dei minorenni’, organizzato dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza in occasione della Giornata mondiale dell’infanzia.