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Nucleare: interrogazione FI a Cingolani, avanti con centrali sotterranee

Nucleare: interrogazione FI a Cingolani, avanti con centrali sotterranee

“La drammatica crisi energetica e l’aumento smisurato dei prezzi di gas ed energia elettrica ci obbligano a riconsiderare l’utilizzo del nucleare. Dopo oltre un trentennio di immobilismo, a causa dei referendum abrogativi contro il nucleare che provocarono un sentimento antinucleare molto profondo negli italiani, e di fronte a scenari geopolitici in continua evoluzione, chiediamo al Governo di valutare la possibilità di realizzare centrali nucleari sotterranee”. A chiederlo i senatori Enrico Aimi e Alessandra Gallone, rispettivamente capogruppo di FI in commissione Esteri e responsabile dipartimento Ambiente FI, primi firmatari di una interrogazione al ministro della Transizione ecologica Cingolani (insieme ai colleghi Cangini, Gasparri, Rizzotti, Boccardi, Galliani, Mallegni, Cesaro, Perosino, Papatheu, Pagano, Siclari, Barboni, Vitali, Binetti, Giammanco, Caliendo e Berardi).

 “Da anni – si legge – ormai autorevolissimi tecnici e scienziati hanno sposato la causa delle centrali sottoterra, impianti che si potrebbero collocare dai 100 ai 300 metri di profondità, con costi di gran lunga inferiori rispetto a quelle di superficie e con la capacità di produrre energia elettrica sicura e pulita. Le centrali a fissione nucleare sotterranee dunque non solo sono di più facile realizzazione, ma eliminano i rischi di danno in caso di fusione del nocciolo, poiché la particolare natura delle rocce garantisce la quasi completa gestione della radioattività, impedendone le fughe. E ‘giunto il momento di avviare una seria rivoluzione nella generazione di energia nucleare, investendo anche su nuove tecnologie come gli small modular reactors, reattori di piccole dimensioni capaci di abbattere tempo e costi. Non possiamo più continuare a pagare per scelte politiche non fatte, grazie al condizionamento di ideologie ambientaliste minoritarie e sbagliate, ma dobbiamo assumerci la responsabilità di offrire un futuro diverso al nostro Paese”, concludono gli esponenti azzurri.