PONTE STRETTO: GIAMMANCO “CANTIERABILITA’ NON FERMI L’OPERA”
“Ho chiesto e ottenuto che nella proposta di piano fosse chiaro che la rapida cantierabilita’ delle infrastrutture, condizione necessaria per accedere alle risorse del Recovery fund, non impedisse la progettualita’ di ulteriori opere necessarie a rifondare il Mezzogiorno. Tra tutte penso al collegamento stabile sullo Stretto di Messina, collegamento che purtroppo, con amarezza, ho notato rimanere per alcune forze politiche un vero e proprio tabu'”. Cosi’ Gabriella Giammanco, vice presidente del gruppo Forza Italia a Palazzo Madama e portavoce azzurra in Sicilia, intervenendo nel dibattito sulla risoluzione sul Pnrr in votazione oggi dal Senato. “‘Ponte’ sullo Stretto… sorrido… perche’ per alcuni in quest’Aula si tratta di un termine fastidioso, perfino impronunciabile – aggiunge -, forse per motivazioni meramente ideologiche, riconducibili al nostro leader Silvio Berlusconi che, con determinazione, ha lavorato per la realizzazione di quest’opera ritenendola, come tutti noi, un’enorme fonte di opportunita’, un’infrastruttura strategica per il nostro Paese e per la riaffermazione della sua centralita’ nel Mediterraneo”.
“A questo scopo – sottolinea -, ho chiesto di tenere conto dello studio sull’argomento dell’apposita commissione di tecnici ed esperti istituita presso il ministero delle infrastrutture e dei trasporti dal precedente Governo. Uno studio che attendiamo ci venga trasmesso al piu’ presto dal ministro Giovannini, a cui rinnoviamo la richiesta di poterlo visionare, e che secondo i bene informati sarebbe a sostegno dell’importanza di realizzare un collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria. Non vorremmo, infatti, che la commissione in questione avesse lavorato a vuoto, che la sua istituzione fosse stata un semplice escamotage per prendere o, peggio, perdere tempo e che il documento elaborato dopo quasi un anno di lavoro si rivelasse solo carta straccia. Lo dico al Governo: le grandi opere sono possibili anche al Sud, non dobbiamo cercare alibi ma trovare il coraggio e la volonta’ di avviarle. Nell’attesa, quindi, di poter vedere questo dossier, ho chiesto che i fondi del Recovery fund, oltre che per la realizzazione dell’alta velocita’ fino a Reggio e la modernizzazione e implementazione della rete ferroviaria in Sicilia, possano essere destinati anche al potenziamento ed efficientamento dell’attuale sistema di attraversamento dello Stretto”, conclude Giammanco.