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Salario minimo: Toffanin (FI), contrari per legge, puntiamo a contrattazione e a cuneo fiscale

Salario minimo: Toffanin (FI), contrari per legge, puntiamo a contrattazione e a cuneo fiscale

“La via per garantire salari adeguati – ora più che mai necessari visti i livelli d’inflazione mettendo al riparo il più possibile i redditi delle famiglie da crisi improvvise come quelle che stiamo vivendo – non è il salario minimo per legge. E’ la contrattazione. Una contrattazione sicuramente perfettibile, ma che offre tutele importanti per i lavoratori, anche garantendo istituti accessori come Tfr, ferie, permessi. Il tema vero è innalzare gli stipendi ed estendere a più categorie possibile la contrattazione soprattutto di secondo livello. E contemporaneamente si deve
intervenire sul cuneo fiscale. Fino a che non abbasseremo il costo del lavoro, ogni proposta sarà destinata a rimanere lettera morta. D’altra parte, la direttiva europea indica chiaramente che non vi è obbligo di raggiungere il salario minimo per legge che riguarda invece i Paesi dove non esiste una contrattazione adeguata e dove il peso dei sindacati è praticamente inesistente. Nel nostro caso, invece, un salario minimo per legge che sia alternativo ai contratti non solo non è richiesto dalla direttiva europea, ma è assolutamente controproducente per i lavoratori. Indirizziamo, quindi, le nostre energie per incentivare la contrattazione nei settori non ancora coinvolti e per contrastare i contratti “pirata”; ma anche per andare incontro alle imprese e ai lavoratori abbassando le tasse sul lavoro, garantendo buste paga più pesanti. E’ questo il “minimo sindacale” su cui dovremmo concentrarci per reggere il peso dei cambiamenti economici in atto”.

Lo dichiara la senatrice di Forza Italia, Roberta Toffanin, vicepresidente della Commissione finanze.