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Sanità: Rizzotti(FI), serve quadro normativo per nanofarmaci

Sanità: Rizzotti(FI), serve quadro normativo per nanofarmaci

I nanofarmaci sono da tempo entrati nell’uso clinico, ma il loro potenziale è ostacolato dall’assenza di un quadro normativo che ne definisca l’utilizzo. Ad accendere i riflettori su questo tema la conferenza
“Nanofarmaci: tra innovazione tecnologica e sfide regolatorie”, organizzata questa mattina in Senato a cui hanno partecipato, Maria Rizzotti, vicepresidente dei senatori di Forza Italia, Annamaria Parente, senatrice Pd e presidente commissione Igiene e Sanità, Paola Minghetti, professoressa dipartimento Scienze farmacologiche Milano, Maria Domenica Cappellini, direttrice malattie infettive Policlinico Milano, Laura Cigolot, rappresentante European Alliance for Access to Safe Medicines (Eaasm).
Nel corso del dibattito è stato ricordato che sono previsti “emendamenti al dl Concorrenza per arrivare a una definizione chiara di nanofarmaco”. “Ad oggi, – ha dichiarato Rizzotti componente della commissione Sanità di palazzo Madama – le agenzie regolatorie italiana ed europea non sono ancora arrivate a definire un percorso chiaro per i nano farmaci e l’assenza di un processo autorizzativo per i nanosimilari non consentono di garantire che le copie rispondano a tutti i criteri di sicurezza e efficacia”. “Abbiamo presentato – ha aggiunto Parente – diversi atti di sindacato ispettivo per portare all’attenzione del Ministro della Salute questo tema sul quale riteniamo sia prioritario intervenire per garantire ai pazienti i più alti profili di sicurezza e consentire un accesso veloce”. “I nanofarmaci – ha concluso la presidente della Commissione Sanità del Senato Annamaria Parente – hanno dimostrato di essere una soluzione terapeutica efficace e sicura , condivido la necessità di giungere tempestivamente a una definizione univoca di questa categoria di farmaci a beneficio delle qualità di cura”.