Siccità: Berardi (FI), comparto agricolo in ginocchio, serve piano strategico
“La situazione di allerta siccità sta mettendo in ginocchio l’intero comparto agricolo italiano, in tutta la penisola si registrano cali di produzione nel settore cerealicolo ed ortofrutticolo fino, ed oltre, il 40%. I dati parlano chiaro: su scala nazionale oltre l’85% del Made in Italy, per un valore di oltre €450 mld, dipende dalla disponibilità di acqua; Il deficit di piovosità in alcune aree ha superato il 70% rispetto alla norma e questo rappresenta una chiara tendenza alla tropicalizzazione del nostro territorio. Partendo da questo presupposto occorre mettere in campo un piano strategico per contrastare il fenomeno e prevenire una situazione che, col tempo, potrà solo peggiorare se non si interviene in maniera netta. Forza Italia ha lanciato due proposte: costruire 200 nuovi invasi e liberalizzare l’uso delle tecnologie di evoluzione assistita (TEA). Per realizzarle abbiamo stilato una serie di misure che andrebbero messe in campo nel breve e nel medio periodo: definire immediatamente un contratto istituzionale di sviluppo (Cis) sul tema della risorsa idrica che coinvolga i territori interessati; destinare fondi nella prossima legge di bilancio peri prossimi tre anni; chiedere alla Commissione Europea una modifica della normativa del Next Generetion Eu per consentire il finanziamento con il Pnrr di queste infrastrutture, definire un piano completo di ristori per contrastare le ingenti perdite della filiera agricola. Se a questo ci aggiungiamo la situazione si emergenza dovuta alla guerra in Ucraina e al conseguente aumento di carburanti, energia e materie prime, diventa fondamentale pensare a un nuovo Recovery Fund che stanzi nuove risorse che ci consentano di finanziare investimenti strutturali e di garantire la competitività delle nostre imprese agricole nel lungo periodo. Il sistema agroalimentare rappresenta il 15% del Pil nazionale, questa crisi non può essere ignorata”. Così in una nota il senatore di Forza Italia Roberto Berardi.