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Trasporti: Siclari (FI), su tariffe Stretto ddl fermo al Senato

Trasporti: Siclari (FI), su tariffe Stretto ddl fermo al Senato

“Apprendo dalla stampa che l’Antitrust ha messo sotto la lente d’ingrandimento le tariffe per l’attraversamento sullo Stretto di Messina. Ricordo che il primo disegno di legge, da me presentato il n. 490, e’ del 1 agosto 2018, gia’ assegnato in commissione di competenza, ma del quale ancora non e’ iniziato l’esame e’ proprio diretto ad introdurre classi tariffarie agevolate per i residenti in particolare reggini e messinesi, per le fasce bisognose e specifiche”. Lo dichiara il senatore Marco Siclari (FI). Il disegno di legge, dice, “individua tra le finalita’ il conseguimento della continuita’ territoriale delle aree metropolitane di Messina e di Reggio Calabria, disponendo l’adozione di un decreto da parte del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, contenente l’imposizione degli oneri obbligatori di servizio pubblico a favore dei residenti per trasporto passeggeri e autoveicoli dal porto di Messina ai porti di Reggio Calabria o di Villa San Giovanni, individua le categorie che possono usufruire di tariffe agevolate, eventualmente compensate dagli oneri obbligatori di servizio pubblico, dispone la convocazione di una conferenza di servizi che definisca i contenuti dell’onere di servizio imposto ai vettori, prevede che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, individui annualmente , eventualmente fosse deciso, le risorse da destinare alla copertura degli oneri derivanti dall’attuazione della legge cosi’ come accade in altre tratte italiane ed europee. Al di la’ della posizione che prendera’ l’antitrust – dice Siclari – e’ bene che la politica di assuma la responsabilita’ mostrandosi attenta alle richieste e alle esigenze dei cittadini e del territorio, per questo ho utilizzato l’unico strumento a me disponibile per sollevare il problema delle tariffe dell’attraversamento dello Stretto ed ho indicato una possibile e concreta soluzione da discutere democraticamente in Parlamento”.