CANGINI(FI): INSENSATO INVITARE JEBREAL SU DIFESA DONNE E FAR CANTARE CALLY
“L’istigazione a delinquere è opinabile, l’inopportunità è evidente. Che senso ha invitare Rula Jebreal a Sanremo per parlare di violenza sulle donne e al tempo stesso far intonare al rapper Junior Cally una canzone in cui l’autore si vanta di aver “ammazzato” una certa Gioia in quanto “troia”? La questione è seria, e va ben oltre Sanremo. C’è ormai una pletora di pseudo cantanti celebrati nelle trasmissioni televisive rivolte ai più giovani che intonano pseudo canzoni intrise di violenza, sessismo, istigazione al consumo di droghe e volgarità estreme.
A differenza del passato, però, non si rivolgono a un pubblico di giovani, ma di giovanissimi. Ha ragione Red Ronnie, “una volta corrompevamo i giovani, oggi stiamo corrompendo i bambini”. È davvero impossibile conciliare la legittima ricerca del profitto con un minimo senso di responsabilità? Nella giungla del Web, il fenomeno appare inarrestabile. Sarebbe auspicabile che almeno in televisione si facesse il possibile per contenerlo. Per le televisioni private sarebbe opportuno. Per la televisione “di Stato” sarebbe doveroso. “Mamma Rai” si sta rivelando matrigna, confido che la commissione di Vigilanza si occupi del caso convocando i vertici dell’azienda”.
Lo scrive sui social il senatore Andrea Cangini, responsabile Cultura di Forza Italia e portavoce di Voce libera.