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CACCIA. BATTISTONI (FI): SIA CONSENTITA NELLE ZONE ROSSE

CACCIA. BATTISTONI (FI): SIA CONSENTITA NELLE ZONE ROSSE

“Con il Dpcm del 6 novembre 2020, il Governo ha diviso l’Italia in tre aree diverse: zona gialla, zona arancione e zona rossa, con relative diverse imposizioni di restrizioni, in base al livello di rischio e dello scenario epidemico della zona interessata. Questo decreto, in tutto il territorio nazionale, vieta gli spostamenti dalle 22 alle 5, ad eccezione della zona rossa dove gli spostamenti sono consentiti solo per motivi di lavoro, necessità o salute. Il governo pero’ si e’ dimenticato delle aziende faunistico-venatorie e delle aziende agrituristiche venatorie, che adempiono agli obblighi previsti dalle normative vigenti, in particolare incentivando l’incremento della fauna omeoterma, sia all’interno del proprio territorio, sia per l’irradiamento all’esterno del loro erimetro.

Ecco, queste attività, con l’ultimo Dpcm, nelle zone rosse, sono state sospese, arrecando un grande danno all’ecosistema, in quanto esse sono deputate a salvaguardare il patrimonio faunistico, ripristinare le diversità ambientali e le qualità dell’habitat, nonchè rivitalizzare e rianimare le zone rurali, recuperando quelle marginali, in modo da proporre la loro gestione faunistico-ambientale, a scopo venatorio, come un fattore positivo ben integrato nel contesto socio-economico-ambientale”.

Lo dice il senatore Francesco Battistoni, responsabile nazionale agricoltura di Forza Italia e vicepresidente della commissione agricoltura del Senato. Poi, aggiunge: “Per questa ragione ho presentato, un urgente atto di sindacato ispettivo al ministro Teresa Bellanova, per capire se non ritenga doveroso tutelare il grande lavoro di queste aziende, permettendo loro di continuare a praticare l’attività venatoria, anche nelle zone rosse, al fine di preservare l’habitat naturale ed evitare ulteriori ingenti danni all’agricoltura, costituendo una situazione di necessita’, ai sensi delle misure anti covid-19″.