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Coronavirus, Aimi (FI): Aifa valuti con urgenza proposta prof. Palmieri

Coronavirus, Aimi (FI): Aifa valuti con urgenza proposta prof. Palmieri

“Ci risulta che sia stato presentato presso AIFA un documento, a firma del Professor Beniamino Palmieri dell’Università di Modena e Reggio Emilia, sulla ‘stimolazione dell’immunità innata con vaccinazione surrogata a base di “Corynebacterium Parvum. Tale studio potrebbe risultare particolarmente importante per il contrasto al coronavirus posto che, come evidenziato dallo stesso Professor Beniamino Palmieri, il C. Parvum si è rivelato inaspettatamente in grado di far regredire infezioni virali nei pazienti cancerosi ed in seguito anche su soggetti sani, con gravi infezioni virali di diverso genere. Pertanto ho ritenuto opportuno presentare una interrogazione urgente al Governo, per sapere se sia a conoscenza del documento e se intenda avviare le iniziative di competenza al fine di verificare la possibilità di attivare una pratica di vaccinazione surrogata e compassionevole, mediante l’uso del C. Parvum, provandone l’eventuale efficacia su pazienti scelti secondo protocolli prestabiliti”. Lo dice Enrico Aimi, senatore e capogruppo in Commissione Affari esteri per Forza Italia.

 

“Il farmaco in questione, a nome ‘Parvulan’, risulta infatti registrato regolarmente in Brasile come immunostimolante antivirale e presenterebbe ottime caratteristiche di qualità e sicurezza. Il personale medico, paramedico – che ha già pagato un prezzo altissimo in termini di decessi e di contrazione del contagio – e tutto quello chiamato a contrastare il diffondersi del virus, potrebbe ricevere una importante ed efficacie superiore protezione immunitaria e lo stesso intervento potrebbe avere positiva utilità sugli anziani, sugli immunodepressi, su coloro che sono affetti da plurime comorbidità, e sui soggetti in chemioterapia, sui trapiantati, e su tutti coloro che risultano esposti alle gravi conseguenze di tale virus cinese. Auspico che AIFA prenda posizione in modo celere sulla questione, perché è evidente che ogni contributo scientifico, in questa fase di grande emergenza, va accolto con grande favore e spirito di collaborazione”, aggiunge Aimi.