CORONAVIRUS. PAPATHEU: NO ALLA PSICOSI DA CONTAGIO MA L’ITALIA CHIEDA I DANNI A CINA
“L’estensione del Coronavirus ad altre zone d’Italia, compresa la Sicilia, e’ la conferma che il Governo italiano ha agito in ritardo, senza la necessaria tempestivita’ e le opportune misure preventive anti-contagio. Ora pero’ non e’ il momento delle polemiche e va evitato il panico, occorre prudenza e lucidita’ nei comportamenti e nell’analisi della situazione. Forza Italia si e’ confermata forza politica responsabile e propositiva con delle proposte nell’interesse degli italiani, condivise da un Governo in difficolta’, che in questa emergenza ha dato ulteriore prova della sua pochezza”. Lo afferma la sen. Urania Papatheu (FI). “Per questo – aggiunge- chiediamo al Governo di fare il possibile per salvaguardare la salute di tutti i cittadini, ma anche di preparare le necessarie azioni per chiedere i danni alla Repubblica Popolare Cinese per il Coronavirus, senza dimenticare che il il 22 gennaio scorso la GdF ha sequestrato 10 tonnellate di carne proveniente dalla Cina perche’ contaminata da peste suina. L’Italia si rialzera’, gli italiani sapranno rimboccarsi le maniche e anche stavolta riporteranno in alto il made in Italy. Adesso bisogna vincere la paura e la psicosi, contenere l’emergenza sanitaria e assorbire il contraccolpo economico, per poi prepararsi a ripartire, con la consapevolezza che siamo un popolo accogliente ma imitazioni e speculazioni devono rimanere fuori dai nostri confini. Noi siamo unici nel mondo, va data priorita’ al sostegno ed il rilancio delle nostre aziende: altrimenti la Via della Seta rischia di diventare la via senza ritorno del nostro Paese”.