Pedofilia: Ronzulli, prevenzione e educazione a scuola
“Serve prevenire. Occorre incentivare una corretta educazione anche a livello scolastico – speriamo che l’insegnamento dell’educazione civica possa finalmente partire – all’uso della rete e ai possibili rischi del web”. Lo ha detto la senatrice e presidente della Commissione Bicamerale sull’Infanzia Licia Ronzulli intervenendo ad un dibattito live streaming organizzato da Telefono Azzurro in occasione della Giornata Nazionale contro la Pedofilia e la Pedopornografia. “Come Commissione infanzia – ha ricordato – stiamo portando avanti una indagine conoscitiva sul tema della violenza sui minori e ci ripromettiamo di consegnare gli esiti della nostra indagine entro la fine del 2020”. Ronzulli ha sottolineato che “tanti auditi ci hanno confermato come l’abuso anche sessuale ai danni dei minori si verifichi nella quasi totalità dei casi, soprattutto quando si tratta di bambini piccoli, in ambito familiare scolastico. Tutto ciò rende difficile l’emersione del fenomeno”. Parlando del maltrattamento, anche sessuale, in ambito scolastico, la presidente ha sottolineato che “soprattutto nel caso in cui si tratti di bambini in età prescolare, ritengo che l’installazione di sistemi di video-sorveglianza a circuito chiuso e criptati sia essenziale. Le risorse sono state stanziate bisogna solo rendere operativi questi sistemi!”. Ronzulli ha poi messo in luce un fenomeno in crescita “i casi in cui allenatori ritenuti responsabili di molestie ai danni di giocatrici/giocatori, ritornano a svolgere la loro attività a contatto con i giovani sportivi. Ciò si verifica in quanto non sussiste alcun obbligo per coloro che lavorano in ambito sportivo a contatto con i giovani atleti di esibire un ‘certificato antipedofilia’. Che sia forse giunto il momento – si è chiesta – di prevederne uno?”.