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Repubblica, Gasparri (Fi): singolare tempistica congedo Verdelli

Repubblica, Gasparri (Fi): singolare tempistica congedo Verdelli

“Carlo Verdelli fallì clamorosamente alla Rai, dove duró solo un anno nel ruolo di direttore editoriale. Fu cacciato dopo aver elaborato un cervellotico piano, dannoso e inattuabile. La sua inadeguatezza emerse in modo clamoroso. Altrettanto negativamente è stata valutata la sua breve guida di Repubblica. Con una singolare analoga durata dei due incarichi, conclusi con vistosi fallimenti. Tuttavia meraviglia il cinismo di editori che agiscono con uno stile ancor più goffo di quello delle brevi direzioni di Verdelli”. Lo dichiara l’ex minsistro Fi delle Comunicazioni Maurizio Gasparri. “Bersaglio di minacce, che le autorità di sicurezza hanno ritenuto fondate, al punto di disporre misure di tutela, Verdelli – denuncia il senatore di Forza Italia- viene cacciato su due piedi proprio mentre tanti solidarizzano con lui. Assistiamo al paradosso di veder attuato dall’editore, ovviamente per ragioni ben diverse, il primo obiettivo di chi minacciava Verdelli: privarlo del suo ruolo operativo. Una tempistica davvero singolare. Più degli autori di criminali minacce, poterono i nuovi editori di Repubblica. Una faida di regime, inconsueta per la sua crudezza. Una vicenda memorabile, che supera anche il clamore degli insulti tra De Benedetti padre e i suoi figli attorno al declino di Repubblica”. “Quello che voleva essere il luogo della ‘nuova morale’- ha concluso Gasparri- è teatro di brutali regolamenti di conti. Un cattivo esempio per tutti. Verdelli aveva nemici nascosti e altri sopra la sua testa. E questa sarebbe l’informazione pronta a processare tutto e tutti…”.