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Roma: Gasparri (FI), su triste primato contagi Governo chieda conto a Zingaretti e Raggi

Roma: Gasparri (FI), su triste primato contagi Governo chieda conto a Zingaretti e Raggi

Ora che il Lazio e Roma, in particolare, “hanno raggiunto il triste primato di zona piu’ interessata dal contagio, nessuno parla. Tutti in silenzio. Zingaretti glissa su focolai ancora attivi e fa finta di niente rispetto ai numeri che fotografano una situazione difficile: in percentuale la sua Regione va peggio delle altre”. Lo dichiara, in una nota, il senatore Maurizio Gasparri, commissario di Forza Italia per Roma Capitale. “La Lombardia durante il Lockdown – aggiunge – e’ stata messa sotto accusa; il Pd ha crocifisso anche una regione come l’Umbria, rea di essere a guida di centrodestra ma a zero contagi; anche sul Veneto c’era stato un primo, iniziale, tentativo di attacco poi rientrato. Insomma, anche le critiche governative guardano alla tessera di partito. Zingaretti ha precise responsabilita’ nella gestione della sanita’ laziale; con la Raggi non ha vigilato su stabili presi abusivamente d’assalto da anni e poi diventati focolai; sulle Residenze Sanitarie per Anziani e’ in grave ritardo, lasciando nello sconforto le categorie piu’ deboli ed esposte insieme alle famiglie. Con la coppia Zingaretti-Raggi, dunque, nel Lazio e a Roma e’ entrata solo l’emergenza. Dipendenti infedeli, campi rom che vanno in fiamme, famiglie allo stremo; commercio e turismo bloccati; discariche abusive, cassonetti stracolmi con il percolato che cola per le strade e rimproveri continui da parte degli organismi di controllo nazionali ed europei. La politica romana e’ ridotta a un colabrodo. Ma il Governo e’ distratto sui guai laziali e romani. Raggi e Zingaretti restano intoccabili. Conte tace e, quando parla, pontifica navigando a vista nel mare dell’incapacita’ e dell’approssimazione. A Roma, intanto, la Sindaca si lancia in lodi all’onesta’ a fronte di casi di illegalita’. Dalla Raggi attendiamo il grande gesto ispirato proprio all’onesta intellettuale: si dimetta per ridare alla citta’ un nuovo abbrivio”.