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Da Fi 100 proposte al decreto sicurezza per dargli più forza

Da Fi 100 proposte al decreto sicurezza per dargli più forza

“Abbiamo presentato 100 emendamenti per migliorare e rafforzare il decreto sicurezza che contiene buoni titoli ma i suoi contenuti vanno implementati. Il tempo degli annunci è finito, il governo si assuma tutte intere le sue responsabilità, non può attribuirle sempre ai governi precedenti. Noi vorremmo dare soluzione ai tanti casi San Lorenzo che ci colpiscono enormemente. Per farlo bisogna mettere un freno alla propaganda e passare ai fatti”. Lo ha detto Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia, nella conferenza stampa di presentazione di un pacchetto di 100 emendamenti al decreto sicurezza, cui hanno partecipato anche i senatori Maurizio Gasparri, Lucio Malan, Nazario Pagano e Luigi Vitali.
“Noi – ha aggiunto Bernini – siamo un’opposizione fermissima, direi implacabile, contro la manovra economica dove i conti non tornano ma siamo altrettanto responsabili quando c’è da approvare provvedimenti che servono al Paese e ai cittadini. Uno di questi è certamente il decreto sicurezza che però va rafforzato”. Come hanno spiegato Maurizio Gasparri e Lucio Malan, tra le misure che Forza Italia, propone in modo costruttivo e senza ostruzionismo, il rafforzamento della polizia penitenziaria, del Taser, del decoro urbano. Si prevede anche la manutenzione del decreto Minniti per verificare le cose che non hanno funzionato, come il Daspo, la lotta all’accattonaggio e alla prostituzione, una pena particolare è prevista per i terroristi che aggrediscono agenti di polizia. Un capitolo è dedicato alle aggressioni che colpiscono in particolar modo medici e personale sanitario e alle aggressioni contro le Forze di polizia. Infine, emendamenti sono proposti per dare finalmente più risorse e personale alle Forze dell’Ordine.
“Su tali proposte – ha osservato Malan – non possono essere accettati compromessi al ribasso”. Nazario Pagano si è soffermato sul rilancio dell’Agenzia dei beni sequestrati alla criminalità organizzata e sulla necessità di non penalizzare gli Sprar, che sono utili all’integrazione dei migranti e che i sindaci vorrebbero fossero implementati. Luigi Vitali ha sottolineato alcune criticità costituzionali del decreto come la violazione dell’art 3 e 27 sulla presunzione di innocenza, confermando il suo voto favorevole al decreto.