Modena: in commissione cerchiamo un punto di sintesi su legittima difesa
“Le audizioni in Commissione Giustizia relative ai progetti di legge sulla Legittima difesa fanno emergere due mondi paralleli. Il mondo di chi, come rappresentato dalle categorie e dalle associazioni, ogni giorno vive nella paura e nella insicurezza: benzinai, gioiellieri, commercianti, tabaccai, farmacisti costretti ad autoorganizzarsi con il timore da un lato di essere rapinati, dall’altro di finire sotto processo. E quello che opera nel diritto, avvocati, magistrati, i quali cercano una sintesi logica tra i principi dello Stato liberale, della obbligatorietà della azione penale e indagine sui casi concreti. La proposta di legge di Forza Italia ha acceso un dibattito di alto livello, che merita la massima attenzione istituzionale e non può ridursi a messaggi semplicistici”. Così la senatrice di Forza Italia Fiammetta Modena, membro della Commissione Giustizia.
“Si deve prendere atto – aggiunge – che lo Stato non riesce a tutelare la vita, i beni, il posto di lavoro e il domicilio dei propri cittadini. Li deve quindi proteggere quando sono costretti, di fatto, a difendersi da soli. Li deve proteggere dal processo penale, ma li deve proteggere anche dal risarcimento del danno”. “Se ne parla poco, ma se un libero cittadino per Legittima difesa uccide un ladro, i parenti hanno la possibilità di chiedere un risarcimento cospicuo – continua Modena – La vita di quel cittadino libero, che lo Stato non ha difeso, è completamente rovinata anche economicamente e non solo dall’iter processuale. Stiamo cercando, con l’ascolto e la collaborazione di trovare un punto di sintesi. Non possiamo non ricordare a quanti temono una sorta di far west che lo stesso si evita solo con un controllo del territorio costante e capillare. Il poliziotto di quartiere, il vigile di quartiere, l’esercito impegnato nelle strade sono parte integrante del programma di centrodestra”.
“Su questo punto, insieme al diritto di difesa, rinnoviamo il nostro impegno e chiediamo che non venga abbandonato. Non è solo una questione di demagogia: i nostri cittadini – conclude Modena – vogliono avere una vita tranquilla e un sereno benessere che giustamente lo Stato deve garantire”.