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FAMILY ACT. BINETTI: SEMBRA MOSSA ELETTORALE, CON UN DL SI FACEVA PRIMA

FAMILY ACT. BINETTI: SEMBRA MOSSA ELETTORALE, CON UN DL SI FACEVA PRIMA

“Se il governo avesse davvero voluto venire incontro alle famiglie in tempi rapidi, considerando la grave crisi in cui versano, avrebbe potuto inserire le stesse misure previste nel Family Act compreso l’assegno unico, nel decreto rilancio, che invece vede diventare sempre piu’ povera la maggioranza delle famiglie. Piu’ povere perche’ senza lavoro non ci sono risorse che tengano e non basta certo il reddito di cittadinanza per convincere i giovani a metter su famiglia”. E’ quanto osserva Paola Binetti, senatrice Udc, commentando le norme del Family act approvate ieri in Consiglio dei ministri e che dovranno ora passare per l’iter parlamentare prima di diventare operative. Intervistata dalla Dire, la parlamentare di centro sottolinea inoltre quelle che reputa “le contraddizioni” che si sono innescate tra le forze politiche che sostengono il Governo riguardo al provvedimento. “Nella maggioranza- osserva Binetti- le dispute sono all’ordine del giorno: ogni motivo e’ buono per creare scontri a tutto campo. Ma questa volta non si tratta del Pd e del M5S, ma del Pd e di Italia Viva e riguarda la famiglia. Incredibile ma vero. La ministra della Famiglia presenta una proposta di legge, che per la verita’ non ha nulla di originale, nemmeno il nome, dal momento che un anno fa in Senato a mia prima firma, e con l’adesione della maggior parte dei colleghi di FI, era stata depositato un ddl con questo nome. Ma impossibile dire se fosse migliore, piu’ concreto e completo, dal momento che il testo annunciato dal ministro ancora non c’e’. Non si tratta di un decreto legge, con effetto immediato, ma di un disegno di legge, con tempi incerti di approvazione e se per di piu’ fosse, come sembra, una legge delega, i tempi di entrata in vigore della norma si allungherebbero ancora di piu'”.

Il Partito democratico “che evidentemente non condivide pienamente la legge sulla famiglia, annunciata e non ancora presentata- continua Paola Binetti- si e’ affrettato a dire che dal Family Act sara’ stralciata la parte che riguarda l’assegno unico per i figli. Lunedi’, sempre secondo il Pd, cominceranno le votazioni alla Camera sulla proposta di legge del Pd, a prima firma Delrio, che istituisce l’assegno unico per i figli. Un assegno per tutti, a carattere quindi universalistico, che dovrebbe rappresentare una vera rivoluzione per favorire natalita’ e genitorialita’. Difficile capire dove si collochi la linea di frattura tra Pd e IV, in quanto sorprende che la ministra abbia annunziato la sua pdl sulla Famiglia, senza ricordare che il giorno dopo si sarebbe discusso del famoso assegno unico per ogni figlio”. Secondo la senatrice Udc, si tratta di “un gioco di precedenze, di piccoli successi individuali, un’ennesima manovra dal sapore elettorale. Intanto le famiglie aspettano, da tanto tanto tempo, mentre venivano boccate le leggi a favore della natalita’: come non ricordare- conclude Binetti- il quoziente familiare proposto dall’Udc, bocciato perche’ costava troppo. Per la famiglia non era mai tempo ed era sempre troppo”.