"Quando ho letto il Def in commissione Bilancio mi sono chiesta se il documento rispondesse alle motivazioni politiche che hanno spinto il mio partito, Forza Italia, a partecipare al governo Draghi. Ebbene, la risposta è stata convintamente sì e penso che esso intraveda correttamente le
"Previsioni e stime del Governo contenute nella Nadef ci appaiono troppo ottimistiche, voteremo contro il documento. Sugli scostamenti di Bilancio fino a oggi Forza Italia si è mostrata responsabile per il bene del Paese ma la politica assistenzialista del Governo ha disperso in mille rivoli,
"Cosa racconterà il premier lunedì ai risparmiatori truffati? Li aveva già incontrati dieci mesi fa promettendo rimborsi totali e immediati, e dovrà spiegargli che non solo il ristoro sarà parziale, ma che a causa dei pasticci del governo ancora non possono essere liquidati. Ma la
"Gli ultimi dati ci danno il Pil a crescita zero per il 2018. Solo il 27 settembre scorso, la nota di aggiornamento del def, presentata dal Governo prevedeva per l'anno passato una crescita dell'1,2%. Siamo invece a uno sconsolante zero. La differenza, in soldi reali,
"Caro ministro Tria dall'intervento di oggi emerge la sua soddisfazione. Lei ci doveva dire: 'Avevo ragione io, il governo ha sbagliato, stiamo rientrando nella mia impostazione, non mi avevano capito'". Così Massimo Mallegni, senatore di Forza Italia nel corso del suo intervento sull'informativa del ministro
“Il ministro Lezzi continua a sostenere che il reddito di cittadinanza andrà a 5 o 6 milioni di persone nonostante la matematica sia contro i suoi calcoli. A questo punto le cose sono due: o non c’è minimamente consapevolezza delle risorse necessarie per realizzare le
"Noi siamo preoccupati per i numeri oggettivi della manovra, per i conti che non tornano. Non solo e non tanto perché il Def è stato criticato e a volte bocciato da organismi terzi come l'Upb, il Fmi, la Banca d'Italia, la Corte dei Conti. La
"Dal primo atto politico del nuovo governo, ci saremmo aspettati un documento che esprimesse una visione, un'idea di Paese, una concreta rappresentazione del 'cambiamento'. Invece, ci troviamo di fronte a un documento finanziario che è pubblicità ingannevole, un azzardo puro, frutto di contraddizioni culturali, che
"Il Def punta tutto sulla crescita da realizzare con l'indebitamento, attraverso misure assistenzialistiche come il reddito di cittadinanza e l'aumento delle pensioni minime. Il governo vorrebbe recuperare il gap della bassa crescita dell'Italia rispetto agli altri paesi europei con misure non adeguate". Lo ha dichiarato
"Il governo non ascolta nessuno. Oltre alle opposizioni, sono completamente ignorati anche gli organi istituzionali quali la Banca d’Italia, il Fondo monetario internazionale, l’Ufficio parlamentare del bilancio, i mercati: tutti bocciano questa manovra. Imperterriti governo e maggioranza vanno avanti con politiche devastanti per il Paese.